lunedì 26 settembre 2016

Le Storie 48-Notturno Newyorkese






 Un proiettile che illumina la notte in un acuto di sax contralto, sfrigolando come una sigaretta posta in uno shot ancora umido. Tessuto cerebrale che urla per quel calore assassino, aprendosi e squarciandosi come l'imene di una vergine partoriente.
 Ecco cosa è Jake Russell, un'Atena disarmata e melanconica nella NY degli anni '30, nata tre anni prima in uno squallido vicolo della metropoli corrotta.




 Nessun ricordo. Solo la ricevuta di una stanza in uno squallido hotel, arredata da una remington che ti sfida con l'ironica speranza di creare una storia con cui riempire non solo il tuo vuoto, ma anche quello esistenziale di altri uomini.
 Qualcosa però sboccia, come un riflesso di vita nel bicromatismo liquido del sangue e del whisky.




martedì 20 settembre 2016

"Antropophagus" di Joe D'Amato






Una versione pianistica del sirtaki accompagna due turisti tedeschi nei bianchi vicoli di un paesino greco. Giunti in spiaggia, la ragazza si spoglia per tuffarsi nelle limpide acque dell'Egeo, mentre il ragazzo ascolta della musica. "Qualcosa" trascina la ragazza verso il fondale, virando di cremisi l'acqua del mare.
 Quel "Qualcosa" raggiunge ora la riva, lasciando una pioggia di sangue sui suoi passi. Il ragazzo, inconsapevole di quanto verificatosi, si riflette sulla mannaia che penetrerà nel suo cranio.

Atene. Julie (Tisa Farrow) conosce una comitiva di turisti a cui si aggrega per raggiungere una coppia d'amici su di un isola. La comitiva e composta da Harold e sua moglie Maggie (Serena Grandi), Daniel, la sua fidanzata Carol (Zora Kerowa) e il fratello di quest'ultima, Alan (Saverio Vallone). Il gruppo di amici dovrà modificare il precorso della gita in barca che avevano organizzato. Tutti sono entusiasti di aver accolto tra loro Julie, tranne Carol, sia per un certo atteggiamento interessato di Daniel sia per le sue capacità di cartomante e medium.
 Giunti sull'isola, il gruppo si divide. Maggie resta sulla barca insieme allo skipper,  a causa di una distorsione, mentre Harold, Daniel, Carol e Alan accompagnano Julie.
 L'isola risulta deserta e i ragazzi, nel tentativo di trovare qualche abitante, scoprono un cadavere e una scritta che li invita ad abbandonare l'isola. Una volta tornati sulla spiaggia, si accorgono che la barca ha tolto gli ormeggio e ora si muove alla deriva a largo. Riusciti a calmare uno sconvolto Harold, i ragazzi si dirigono, guidati da Julie, verso la casa della coppia. Anche qui avranno una sgradita sorpresa. La casa è infatti deserta, ma essa risulta come se fosse stata abbandonata in fretta. Ogni cosa è infatti al suo posto.
 In quella casa i ragazzi, nonostante la presenza passiva di Harold che giace ubriaco, si comportano come se fosse una vacanza normale. Sarà Carol a cercare di distoglierli da quel comportamento puerile, descrivendo la sensazione di oppressione che vive in quel luogo, saturo di energie negative. 
 Se i maschi appaiono come ottunti in quella situazione irreali, come se volessero convincersi della sua normalità per difendere il proprio equilibrio mentale, Julie sembra l'unica persona razionale. L'unica persona che cerca di capire veramente cosa sia accaduto. Lei darà infatti pieno potere alla sua curiosità, rappresentata magnificamente dalla sua veglia in giro per quella casa sospesa tra l'essere abitata e l'essere deserta.