<<Il paradosso arriva ad un livello tale per cui quelli che voi
definite "subumani" sono in realtà i portatori dei valori nobili e dello
stile di vita che fate finta di venerare e cercare di seguire e per cui
combattere. I negri inferiori dell'Africa, i mongoli musi gialli nelle
giungle e steppe dell'Asia, e i cosiddetti "indiani primitivi"... sono
tutti portatori di questa indole guerriera, di uno stile di vita
spirituale e in armonia con la natura e l'universo, di nobiltà d'azione,
e di sicuro non sono schiavi del materialismo, del progresso tecnico,
dei principi morali della società odierna e degli stereotipi delle
religioni monoteiste abramitiche. Tutto ciò che voi venerate ma non
sarete mai in grado di ottenere, loro ce l'hanno da secoli!>> ( Alexander Ivanov, leader degli Aryan Art)
IN QUESTO ARTICOLO SONO PRESENTI COVER DI GRUPPI CHE ADERISCONO AL MOVIMENTO NATIONAL SOCIALIST BLACK METAL. QUESTE IMMAGINI POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA'. IL LORO UTILIZZO , COSI' COME I COLLEGAMENTI A BRANI MUSICALI RAZZISTI E XENOFOBI, HA IL FINE DI RENDERE PIU' COMPLETA LA CONOSCENZA DEL FENOMENO DESCRITTO. SE DECIDI DI CONTINUARE ACCETTI LA LORO VISIONE!!!
Il desiderio di vivere il proprio essere libero dalle costrizioni di una società ipocrita e repressiva ha generato una contemporanea e incoerente negazione del proprio essere al fine di rendere più estremo il conflitto. La rinuncia della propria "umanità", al fine di trasformare sé stessi in un'entità destabilizzante, ha causato un ritorno allo stato di partenza, il non essere per l'apparire. Il rinunciare al proprio Io per accettare in sé il "male assoluto" di cui parla Galli, come stadio ultimo non assimilabile dal processo di metabolizzazione conformista. L'individuo decide quindi di annullare sé stesso ma trasformandosi in una sorta di kamikaze ideologico in grado di colpire al cuore la società, diffondendo un'onda d'urto finalizzata ad indurre una reazione a catena dagli effetti incontrollabili e destabilizzanti.
Il processo di assuefazione della simbologia antisociale lo possiamo vedere nella parabola del satanismo, da fonte di omicidi e incendi di antichissime chiese a caricatura adolescenziale. La croce rovesciata diviene un simbolo di contestazione non dissimile da quella A cerchiata, che in passato aveva fatto tremare le teste coronate e i politici di tutta Europa, divenuta ora spilletta per i figli borghesi in gita trasgressiva alla Montagnola. Il satanismo vira sempre di più verso una forma di paganesimo annacquato, divenendo quasi una forma di new age più territoriale, mentre i satanisti acidi sono semplici drogati psicopatici della provincia benestante che se fossero cresciuti in una metropoli avrebbero forse indirizzato la loro attenzione verso una lotta più terrena ma altrettanto fantasiosa.
Da queste macerie di vinti e inglobati si ergono le nuove postazioni di distruzione di massa. Le armi tanto agognate e sognate, il cui pensiero ha agito da dolce morte per i capitolati. Le V2 di ultima generazione non minacciano i cieli col sottofondo della Cavalcata delle Valchirie. Il colpo di coda della crisi adolescenziale risuona sulle note del NSBM, il black metal nazionalsocialista.
Davide Maspero e Max Ribaric, gli autori del saggio Come lupi tra le pecore. Storia e ideologia del black metal nazionalsocialista (560 pagine, collana le Tempeste, Tzunami Edizioni, 1 febbraio 2013), indagano sulla nascita e lo sviluppo del NSBM partendo da quelle figure della cultura musicale, precedenti al fragoroso ingresso sulle scene del black metal, in cui le idee e/o la simbologia nazionalsocialista si svilupparono in maniera armonica, per una fedeltà ideologica reale o con semplici fini scioccanti. Dopo Wagner, autore del pamphlet "Il giudaismo nella musica", incontriamo i Skrewdriver fondati da Ian Stuart Donaldson, appartenente alla scena RAC/OI!, gli Slayer di Angel of Death, gruppo thrash metal che ha spesso giocato con l'altalena delle smentite e delle provocazioni, gli italiani Schizo, colpevoli di una svastica stilizzata e di un brano ambiguo ad abbellir il primo demo, i Carnivore, primo gruppo di Peter Steele dei Type O Negative, Anal Cunt, partoriti dalla mente di un Cecco Angiolieri autodistruttivo e nazista, fino ad arrivare ai Malevolent Creation, che dalle maglie del KKK passano al Metalheads Against Racism.
Tutto questo prima che si verificasse la grande rivoluzione oscura, la nascita in Norvegia del black metal, in cui al necro-sound e al corpsepaint si uniscono elementi culturali ancestrali, come l'occultismo, il paganesimo, le saghe nordiche e il satanismo. Ben presto l'istinto violento si distoglie dall'autodistruzione, elemento spesso esaltato nella musica estrema e ben rappresentato dal suicidio di Dead, il cantante dei Mayhem, e comicia ad essere diretto verso l'esterno, non più limitandosi quindi a testi guerrafondai. I roghi delle antichissime chiese norvegesi in legno, le stavkirke, cominceranno a illuminare le stellate notti norvegesi, ma anche l'omicidio di Euronymous, chitarrista staliniano dei Mayhem, da parte del conte Grishnákh, incendiario e nazista (per approfondire leggi anche "Lords of chaos. La storia insanguinata del metal satanico")
I roghi e gli omicidi sono elementi di un black metal primordiale, distante da quell'industria economica che ha portato perfino la Norvegia, la cui stessa libertà religiosa era stata da questi messa in discussione, a trasformarlo in calamita turistica ed elemento folkloristico.
Proprio il conte galeotto sarà responsabile, durante gli anni dell'assimilamento culturale del balck metal satanico, di una fitta opera di proselitismo grazie al quale diventerà ben presto uno dei punti di riferimento del NSBM. I pricipi dell'odalismo del conte Grishnákh, cioè paganesimo, nazionalismo tradizionale, razzismo e ambientalismo, sono ora pilastri dello stesso NSBM, corrente da cui il conte si è comunque dissociato.
Per comprendere quello che stava avvenendo in seno al black metal, ovvero la fagocitosi da parte dell'industria discografica di un genere ritenuto il più distruttivo e la contemporanea estremizzazione di una fascia più underground del movimento, basta leggere le dichiarazioni di Ulvhedin Høst, leader dei Taake, dopo la sua epurazione dal Karmøygeddon Metal Festival del 2008 per aver esibito sul petto il disegno di una svastica durante un concerto tenutosi a Essen: <<Il black metal non è, e non deve diventare, innocuo come tutti gli altri generi del metal. Detto francamente, trovo assurdo che nessuno abbia nulla da obiettare riguardo ai nostri testi, che parlano di omicidio, stupro, tortura, necrofilia e suicidio, ma in compenso veniamo boicottati per aver usato un determinato simbolo in una singola occasione.>> Questo discorso, fatto da un metallaro desideroso di provocare e di certo non membro del filone NSBM, dimostra che tutta la cultura satanica del black metal è ormai metabolizzata dal sistema. L'ultimo vero tabù resta quella croce uncinata, divenuta marchio di infamia per il gruppo di Høst ma fonte di orgoglio caratteriale per moltissimi altri gruppi.
Il back metal, esaltazione delle tradizioni pagane e del legame con la propria terra, si presta benissimo a una estremizzazione in chiave nazionalsocialista, intrinseca per certi aspetti all'origine di questo genere in cui l'edipico desiderio di sconvolgere risulta ipertrofico.
Escludendo alcuni gesti che mirano a scioccare più che a manifestare una reale fede per l'ideologia nazionalsocialista, in Norvegia assistiamo a una minore aderenza alla scena NSBM, tra i pochi nomi spiccano i rinati Disiplin. Nel resto della progressista e multiculturale Scandinavia osserviamo, grazie a una descrizione precisa e accurata, un processo molto diverso. Ma tutto avverrà con il tipico stile quelle nazioni progressiste attente all'ecologia. Gli arti mutilati verranno infatti eliminati rispettando la suddivisione della raccolta differenziata...
Esistono legami più oscuri a collegare il NSBM al Black metal dei primissimi anni '90, e quest'ultimo a quel calderone di correnti che fu il nazismo.
Proprio per spiegare questo collegamento, gli autori delineano la storia di quei movimenti che dal secondo dopoguerra in poi esaltarono l'unione tra odio razziale e principi esoterici. Partendo dal National Renaissance Party, che durante la dirigenza di Madole ebbe legami anche con il discusso e spesso odiato La Vey, ci viene mostrato un insieme di organizzazioni eccentriche dove ad esempio l'immagine di Hitler arriva a sostituire il Baphomet della messa nera, come avviene nel gruppo Temple 88, o dove gli ariani non dovranno limitarsi al dominio della sola Terra, come auspicato dalla visione di "Homo Galactica" formulata da David Wulstan Myatt. Forti saranno i legami tra questi gruppi e i membri del NSBM, alcuni dei quali fonderanno degli ordini propri.
Dopo questa indagine prodromica, gli autori analizzano lo sviluppo del NSBM nelle diverse nazioni. Come non cominciare dalla Germania? La nazione che ha dato la gloria a Hitler non è certo terra feconda, a differenza di ciò che si potrebbe pensare, per il NSBM. I motivi sono principalmente tre: la presenza del "Dipartimento federale per i media dannosi per i giovani", che ha colpito perfino il famosissimo videogame Wolfenstein 3D; la saturazione di un mercato ben allattato da Nuclear Blast e Century Media, che sfornano opere di qualsiasi genere estremo; i rischi per le case discografiche di subire sanzioni legali e anche, soprattutto, boicottaggi dagli artisti della propria scuderia e dagli stessi acquirenti allergici a qualsiasi progetto si avvicini soltanto al nazionalsocialismo. Gruppi come Absud, Wehrhammer, Aryan Blood, e Totenburg non possono presentarsi sui palchi dei concerti pubblici, neanche attraverso le magliette indossate dai fans, sono quindi costretti a esibirsi solo a eventi privati, e risultano boicottati nelle numerosissime pubblicazioni metal del suolo teutonico. Quella del NSBM germanico è una storia costellata di arresti, blitz, perquisizioni, chiusure giudiziarie di label e latitanze.
Bisogna specificare che i gruppi di questo sottogenere del black metal si possono catalogare in due insiemi, quelli che vedono nel nazionalsocialismo un mezzo per raggiungere la diffusione del Male, come ad esempio il gruppo svedese Sons of Satan, e quelli che credono fermamente nella funzione salvifica dell'ideologia hitleriana. Questi ultimi associano alla loro attività musicale una fitta opera di proselitismo.
Non dobbiamo considertare l'aderenza al nazismo come un mezzo per pubblicizzare le proprie opere. Abbiamo visto gli effeti di un tale comportamento in Germania. Vi sono gruppi che se non sbadierassero la loro fede politica riuscirebbero a sfondare nel mercato mainstream, decidendo invece di restare relegati a una condizione ultra-underground, e case discografiche che decidono di capitolare pur di non rinnegare la scintilla culturale che ne indusse la nascita. E' il caso della label belga Wood Nymph che deciderà di soccombere pur di non sottomettersi alla richiesta della Rough Trade di ristampare il libretto dell'album "Mocking the Philanthropist", degli americani Grand Belials Key, per renderlo idoneo alla vigente normativa tedesca.
Questa adesione ad una fede straniera risulta comunque discordante col concetto stesso di nazionalismo, andando a stravolgere quel legame Terra e Sangue tanto esaltato. Questo vale per i gruppi NSBM greci ma soprattutto per quelli di cultura Rus'. Gli slavi secondo Hitler, parliamo quindi del fondatore dell'ideologia nazionalsocialista, erano dei subumani. La coerenza verso l'esaltazione di questa ideologia estranea dovrebbe trasformare gli slavi fedeli al NSBM in discepoli del Kraft dostoevskijano e suicidarsi.
La Grecia, che ha vissuto l'occupazione nazista ma anche la dittatura dei colonnelli, rappresenta una scena importantissima per il NSBM, seconda solo a quella della Polonia. Vi sono comunque gruppi nazionalisti che non vedono di buon occhio questo legame con il Terzo Reich, mentre esaltano l'ellenismo e il nazionalismo greco puro. Esempio di questo HNBM (Hellenic Nationalist Black Metal) son i Patris. Interessante risulta il legame tra la scena NSBM e l'organizzazione politica di estrema destra "Alba Dorata".
Questo legame, tra politica e scena musicale estrema, in Francia non riesce a instaurarsi sia per l'elitarismo dei gruppi NSBM, che ritengono le organizzazioni White Power non diverse dai teppisti e dai tossici, sia per il disinteresse dei movimenti politici verso questi gruppi dai comportamenti extra-musicali molto discutibili. I gruppi black metal legati al nazismo, che anticipano di ben cinque anni la nascita ufficiale del movimento NSBM, oltre a subire censure e boicottaggi saliranno agli onori della cronaca per atti di vandalismo ai danni delle chiese ma anche per un episodio di vilipendio di cadavere particolarmente creativo...
Se negli stati che hanno vissuto l'onta del nazismo, ma anche del collaborazionismo, il NSBM incontra notevoli difficoltà a diffondersi, nonostante le band autoctone diventino dei veri punti di riferimento per il movimento internazionale, negli stati liberati dal giogo della Madre Russia le cose risultano notevolmente diverse. L'ideologia nazista diviene una sorta di reazione al dominio sovietico e all'umiliante sottomissione subita. La fiaccola che brucia sull'altare del Fuhrer è una brace di purificazione della propria terra e della propria cultura.
L'esempio più rappresentativo è la Polonia, terra dove il The Temple of Fullmoon riesce a unire esoterismo e paganesimo con il nazismo, diffondendo il terrore e purificando il black metal dalle mode castranti. Il fine quindi è quello di portare il black metal a quello delle origini. A quello del conte Grishnákh.
Ben presto anche le notti polacche cominceranno a essere illuminate dal rogo delle chiese e bagnate dal sangue, mentre tuonano gruppi come Fullmoon, Graveland, Infernum, Capricornus, Thor's Hammer, Veles, Thunderbolt, Kataxu, Sunwheel, Gontyna Kry e Dark Fury.
Questo sentimento di rivalsa, unito alla nuova ascesa del cristianesimo e dell'immigrazione, è alla base della diffusione del NSBM anche in Bielorussia (PD SS Totenkopf, Apraxia e Kamaedzitca) e in Ucraina (Drudkh, Kroda, Nokturnal Mortum e Ungern).
Nell'ex-Unione Sovietica si assiste a un aumento dell'immigrazione e all'acquisizione di un ruolo sempre più centrale della chiesa ortodossa nella società. Questi elementi, uniti all'ostilità verso il regime passato e alle difficoltà di una giovane economia controllata dagli oligarchi, incentivano la diffusione di un'ideologia estrema. Il black metal russo, genere che si è diffuso principalmente dopo il boom della seconda metà degli anni '90, assisterà alla virata NS dei Branikald, gruppo storico attivo dal 1994, con la pubblicazione nel 2001 dell'album "Triumph Des Willens". Ormai la porta dell'inferno è stata aperta e dopo progetti musicali underground (Forest, Vargleide, Rundagor, Walknut, Velimor) il NSBM russo diviene fenomeno internazionale. Vediamo quindi l'instaurarsi in Russia di quel legame forgiato anche in Polonia e Grecia, l'unione tra metallari nazisti e skinhead. Tale legame sarà nutrito anche dal desiderio comune di riunire le terre e le popolazioni Rus' in un'unico stato.
Questa fusione tra le diverse organizzazioni legate al nazismo risulta particolarmente accentuata negli Stati Uniti. William Luther Pierce, fondatore del movimento separatista National Alliance, è sempre stato consapevole dell'importanza della musica per la consapevolezza dell'orgoglio bianco. Egli cercherà quindi di non ghettizzare la musica NS all'ambiente skinhead e OI!/RAC. Da ciò deriva l'acquisizione della Resistance Record, label fondata da George Burdi, pioniere e poi trasfuga del metal nazionalsocialista.
Il fine è anche quello di avvicinare al movimento tutti quegli adolescenti che non si identificano con la violenza e la sete di birra delle teste rasate, spesso incapaci di reggere un discorso su Savitri Devi, Ragnar Redbeard, ecc.
Nella scena NSBM statunitense vedremo anche ferree adesioni all'odinismo, esaltazioni delle gesta militari nazionali, ma anche legami con la cultura segregazionista sudista, come avviene per gli Arghoslent.
In una terra dove il rogo dei neri era un rito paragonabile al barbecue, risulta drammaticamente scontato che, insieme a numerosi suicidi, la scena NSBM statunitense si sia macchiata del tentativo di bruciare una famiglia di afroamericani con tutta la loro casa.
Gli autori mostrano lo sviluppo del NSBM in moltissime altre nazioni, oltre a quelle di cui ho parlano in manera essenziale in questa recensione. Viene quindi trattato lo sviluppo del NSBM in Belgio, Svizzera, Inghilterra, Croazia, Bulgaria, Australia, Canada, Spagna, Portogallo, Messico, Brasile, Colombia, Perù, Cile, Argentina e Italia.
In Italia l'interesse per il NSBM è sempre stato flebile, a ciò si deve aggiunge una sorta di emarginazione internazionale causata da vecchi contrasti ideologici. Pochissimi sono i gruppi black metal realmente ideologizzati in cui non ci si limita a usare la svastica come spauracchio. Attraverso gruppi come Lvpvs Infestvs e Via Dolorosa, gli autori analizzano il fenomeno del NSBM in Italia, i legami con il fascismo e i rapporti con l'Oi!/RAC e il NSHC.
Nel libro è inoltre presente un capitolo dedicato all'ancora embrionale Red & Anarchist Black Metal, RABM, e un capitolo dedicato all'Hatecore statunitense. Completano l'opera numerose interviste a ex e attuali esponenti della scena BMNS(Nrishinga Deva Das, Hendrik Mobus, Mikko Aspa,Stolztrager e A Monumental Black Statue), un breve grossario e le seguenti appendici:
Skrewdriver |
Davide Maspero e Max Ribaric, gli autori del saggio Come lupi tra le pecore. Storia e ideologia del black metal nazionalsocialista (560 pagine, collana le Tempeste, Tzunami Edizioni, 1 febbraio 2013), indagano sulla nascita e lo sviluppo del NSBM partendo da quelle figure della cultura musicale, precedenti al fragoroso ingresso sulle scene del black metal, in cui le idee e/o la simbologia nazionalsocialista si svilupparono in maniera armonica, per una fedeltà ideologica reale o con semplici fini scioccanti. Dopo Wagner, autore del pamphlet "Il giudaismo nella musica", incontriamo i Skrewdriver fondati da Ian Stuart Donaldson, appartenente alla scena RAC/OI!, gli Slayer di Angel of Death, gruppo thrash metal che ha spesso giocato con l'altalena delle smentite e delle provocazioni, gli italiani Schizo, colpevoli di una svastica stilizzata e di un brano ambiguo ad abbellir il primo demo, i Carnivore, primo gruppo di Peter Steele dei Type O Negative, Anal Cunt, partoriti dalla mente di un Cecco Angiolieri autodistruttivo e nazista, fino ad arrivare ai Malevolent Creation, che dalle maglie del KKK passano al Metalheads Against Racism.
Mayhem - 1990 |
Tutto questo prima che si verificasse la grande rivoluzione oscura, la nascita in Norvegia del black metal, in cui al necro-sound e al corpsepaint si uniscono elementi culturali ancestrali, come l'occultismo, il paganesimo, le saghe nordiche e il satanismo. Ben presto l'istinto violento si distoglie dall'autodistruzione, elemento spesso esaltato nella musica estrema e ben rappresentato dal suicidio di Dead, il cantante dei Mayhem, e comicia ad essere diretto verso l'esterno, non più limitandosi quindi a testi guerrafondai. I roghi delle antichissime chiese norvegesi in legno, le stavkirke, cominceranno a illuminare le stellate notti norvegesi, ma anche l'omicidio di Euronymous, chitarrista staliniano dei Mayhem, da parte del conte Grishnákh, incendiario e nazista (per approfondire leggi anche "Lords of chaos. La storia insanguinata del metal satanico")
Varg Vikernes alias Count Grishnackh |
I roghi e gli omicidi sono elementi di un black metal primordiale, distante da quell'industria economica che ha portato perfino la Norvegia, la cui stessa libertà religiosa era stata da questi messa in discussione, a trasformarlo in calamita turistica ed elemento folkloristico.
Proprio il conte galeotto sarà responsabile, durante gli anni dell'assimilamento culturale del balck metal satanico, di una fitta opera di proselitismo grazie al quale diventerà ben presto uno dei punti di riferimento del NSBM. I pricipi dell'odalismo del conte Grishnákh, cioè paganesimo, nazionalismo tradizionale, razzismo e ambientalismo, sono ora pilastri dello stesso NSBM, corrente da cui il conte si è comunque dissociato.
L'incendio della stavkirke di Fantoft, avvenuto ill 6 giugno 1992. |
Per comprendere quello che stava avvenendo in seno al black metal, ovvero la fagocitosi da parte dell'industria discografica di un genere ritenuto il più distruttivo e la contemporanea estremizzazione di una fascia più underground del movimento, basta leggere le dichiarazioni di Ulvhedin Høst, leader dei Taake, dopo la sua epurazione dal Karmøygeddon Metal Festival del 2008 per aver esibito sul petto il disegno di una svastica durante un concerto tenutosi a Essen: <<Il black metal non è, e non deve diventare, innocuo come tutti gli altri generi del metal. Detto francamente, trovo assurdo che nessuno abbia nulla da obiettare riguardo ai nostri testi, che parlano di omicidio, stupro, tortura, necrofilia e suicidio, ma in compenso veniamo boicottati per aver usato un determinato simbolo in una singola occasione.>> Questo discorso, fatto da un metallaro desideroso di provocare e di certo non membro del filone NSBM, dimostra che tutta la cultura satanica del black metal è ormai metabolizzata dal sistema. L'ultimo vero tabù resta quella croce uncinata, divenuta marchio di infamia per il gruppo di Høst ma fonte di orgoglio caratteriale per moltissimi altri gruppi.
Il back metal, esaltazione delle tradizioni pagane e del legame con la propria terra, si presta benissimo a una estremizzazione in chiave nazionalsocialista, intrinseca per certi aspetti all'origine di questo genere in cui l'edipico desiderio di sconvolgere risulta ipertrofico.
<Vogliamo dichiarare che Transilvanian Hunger è oltre ogni critica. Se qualcuno dovesse provare a criticare questo LP dovrà essere trattato con sufficienza per il suo comportamento palesemente giudeo>> Testo che i Darkthrone chiesero alla casa discografica di riportare sul retrocopertina dell'album Transilvanian Hunger. Il rifiuto della casa discografica portò a un ripiego piu politicamente corretto... |
Escludendo alcuni gesti che mirano a scioccare più che a manifestare una reale fede per l'ideologia nazionalsocialista, in Norvegia assistiamo a una minore aderenza alla scena NSBM, tra i pochi nomi spiccano i rinati Disiplin. Nel resto della progressista e multiculturale Scandinavia osserviamo, grazie a una descrizione precisa e accurata, un processo molto diverso. Ma tutto avverrà con il tipico stile quelle nazioni progressiste attente all'ecologia. Gli arti mutilati verranno infatti eliminati rispettando la suddivisione della raccolta differenziata...
David Myatt, massimo rappresentante del satanismo magico in Gran Bretagna, in un'opera di Richard Moult |
Esistono legami più oscuri a collegare il NSBM al Black metal dei primissimi anni '90, e quest'ultimo a quel calderone di correnti che fu il nazismo.
Proprio per spiegare questo collegamento, gli autori delineano la storia di quei movimenti che dal secondo dopoguerra in poi esaltarono l'unione tra odio razziale e principi esoterici. Partendo dal National Renaissance Party, che durante la dirigenza di Madole ebbe legami anche con il discusso e spesso odiato La Vey, ci viene mostrato un insieme di organizzazioni eccentriche dove ad esempio l'immagine di Hitler arriva a sostituire il Baphomet della messa nera, come avviene nel gruppo Temple 88, o dove gli ariani non dovranno limitarsi al dominio della sola Terra, come auspicato dalla visione di "Homo Galactica" formulata da David Wulstan Myatt. Forti saranno i legami tra questi gruppi e i membri del NSBM, alcuni dei quali fonderanno degli ordini propri.
Absurd - Sonnenritter |
Dopo questa indagine prodromica, gli autori analizzano lo sviluppo del NSBM nelle diverse nazioni. Come non cominciare dalla Germania? La nazione che ha dato la gloria a Hitler non è certo terra feconda, a differenza di ciò che si potrebbe pensare, per il NSBM. I motivi sono principalmente tre: la presenza del "Dipartimento federale per i media dannosi per i giovani", che ha colpito perfino il famosissimo videogame Wolfenstein 3D; la saturazione di un mercato ben allattato da Nuclear Blast e Century Media, che sfornano opere di qualsiasi genere estremo; i rischi per le case discografiche di subire sanzioni legali e anche, soprattutto, boicottaggi dagli artisti della propria scuderia e dagli stessi acquirenti allergici a qualsiasi progetto si avvicini soltanto al nazionalsocialismo. Gruppi come Absud, Wehrhammer, Aryan Blood, e Totenburg non possono presentarsi sui palchi dei concerti pubblici, neanche attraverso le magliette indossate dai fans, sono quindi costretti a esibirsi solo a eventi privati, e risultano boicottati nelle numerosissime pubblicazioni metal del suolo teutonico. Quella del NSBM germanico è una storia costellata di arresti, blitz, perquisizioni, chiusure giudiziarie di label e latitanze.
Bisogna specificare che i gruppi di questo sottogenere del black metal si possono catalogare in due insiemi, quelli che vedono nel nazionalsocialismo un mezzo per raggiungere la diffusione del Male, come ad esempio il gruppo svedese Sons of Satan, e quelli che credono fermamente nella funzione salvifica dell'ideologia hitleriana. Questi ultimi associano alla loro attività musicale una fitta opera di proselitismo.
Non dobbiamo considertare l'aderenza al nazismo come un mezzo per pubblicizzare le proprie opere. Abbiamo visto gli effeti di un tale comportamento in Germania. Vi sono gruppi che se non sbadierassero la loro fede politica riuscirebbero a sfondare nel mercato mainstream, decidendo invece di restare relegati a una condizione ultra-underground, e case discografiche che decidono di capitolare pur di non rinnegare la scintilla culturale che ne indusse la nascita. E' il caso della label belga Wood Nymph che deciderà di soccombere pur di non sottomettersi alla richiesta della Rough Trade di ristampare il libretto dell'album "Mocking the Philanthropist", degli americani Grand Belials Key, per renderlo idoneo alla vigente normativa tedesca.
Questa adesione ad una fede straniera risulta comunque discordante col concetto stesso di nazionalismo, andando a stravolgere quel legame Terra e Sangue tanto esaltato. Questo vale per i gruppi NSBM greci ma soprattutto per quelli di cultura Rus'. Gli slavi secondo Hitler, parliamo quindi del fondatore dell'ideologia nazionalsocialista, erano dei subumani. La coerenza verso l'esaltazione di questa ideologia estranea dovrebbe trasformare gli slavi fedeli al NSBM in discepoli del Kraft dostoevskijano e suicidarsi.
Patris - Servants of Hellenism |
La Grecia, che ha vissuto l'occupazione nazista ma anche la dittatura dei colonnelli, rappresenta una scena importantissima per il NSBM, seconda solo a quella della Polonia. Vi sono comunque gruppi nazionalisti che non vedono di buon occhio questo legame con il Terzo Reich, mentre esaltano l'ellenismo e il nazionalismo greco puro. Esempio di questo HNBM (Hellenic Nationalist Black Metal) son i Patris. Interessante risulta il legame tra la scena NSBM e l'organizzazione politica di estrema destra "Alba Dorata".
Ad Hominem - A New Race for a New World |
Questo legame, tra politica e scena musicale estrema, in Francia non riesce a instaurarsi sia per l'elitarismo dei gruppi NSBM, che ritengono le organizzazioni White Power non diverse dai teppisti e dai tossici, sia per il disinteresse dei movimenti politici verso questi gruppi dai comportamenti extra-musicali molto discutibili. I gruppi black metal legati al nazismo, che anticipano di ben cinque anni la nascita ufficiale del movimento NSBM, oltre a subire censure e boicottaggi saliranno agli onori della cronaca per atti di vandalismo ai danni delle chiese ma anche per un episodio di vilipendio di cadavere particolarmente creativo...
Fullmoon - United Aryan Evil |
Se negli stati che hanno vissuto l'onta del nazismo, ma anche del collaborazionismo, il NSBM incontra notevoli difficoltà a diffondersi, nonostante le band autoctone diventino dei veri punti di riferimento per il movimento internazionale, negli stati liberati dal giogo della Madre Russia le cose risultano notevolmente diverse. L'ideologia nazista diviene una sorta di reazione al dominio sovietico e all'umiliante sottomissione subita. La fiaccola che brucia sull'altare del Fuhrer è una brace di purificazione della propria terra e della propria cultura.
Thor's Hammer – The Fate Worse Than Death |
L'esempio più rappresentativo è la Polonia, terra dove il The Temple of Fullmoon riesce a unire esoterismo e paganesimo con il nazismo, diffondendo il terrore e purificando il black metal dalle mode castranti. Il fine quindi è quello di portare il black metal a quello delle origini. A quello del conte Grishnákh.
Ben presto anche le notti polacche cominceranno a essere illuminate dal rogo delle chiese e bagnate dal sangue, mentre tuonano gruppi come Fullmoon, Graveland, Infernum, Capricornus, Thor's Hammer, Veles, Thunderbolt, Kataxu, Sunwheel, Gontyna Kry e Dark Fury.
Questo sentimento di rivalsa, unito alla nuova ascesa del cristianesimo e dell'immigrazione, è alla base della diffusione del NSBM anche in Bielorussia (PD SS Totenkopf, Apraxia e Kamaedzitca) e in Ucraina (Drudkh, Kroda, Nokturnal Mortum e Ungern).
<<Le foto sono una raffigurazione delle varie fasi della moderna lotta rivoluzionaria, l'azione diretta>>. M8L8TH |
Nell'ex-Unione Sovietica si assiste a un aumento dell'immigrazione e all'acquisizione di un ruolo sempre più centrale della chiesa ortodossa nella società. Questi elementi, uniti all'ostilità verso il regime passato e alle difficoltà di una giovane economia controllata dagli oligarchi, incentivano la diffusione di un'ideologia estrema. Il black metal russo, genere che si è diffuso principalmente dopo il boom della seconda metà degli anni '90, assisterà alla virata NS dei Branikald, gruppo storico attivo dal 1994, con la pubblicazione nel 2001 dell'album "Triumph Des Willens". Ormai la porta dell'inferno è stata aperta e dopo progetti musicali underground (Forest, Vargleide, Rundagor, Walknut, Velimor) il NSBM russo diviene fenomeno internazionale. Vediamo quindi l'instaurarsi in Russia di quel legame forgiato anche in Polonia e Grecia, l'unione tra metallari nazisti e skinhead. Tale legame sarà nutrito anche dal desiderio comune di riunire le terre e le popolazioni Rus' in un'unico stato.
Fanisk – Noontide |
Questa fusione tra le diverse organizzazioni legate al nazismo risulta particolarmente accentuata negli Stati Uniti. William Luther Pierce, fondatore del movimento separatista National Alliance, è sempre stato consapevole dell'importanza della musica per la consapevolezza dell'orgoglio bianco. Egli cercherà quindi di non ghettizzare la musica NS all'ambiente skinhead e OI!/RAC. Da ciò deriva l'acquisizione della Resistance Record, label fondata da George Burdi, pioniere e poi trasfuga del metal nazionalsocialista.
Il fine è anche quello di avvicinare al movimento tutti quegli adolescenti che non si identificano con la violenza e la sete di birra delle teste rasate, spesso incapaci di reggere un discorso su Savitri Devi, Ragnar Redbeard, ecc.
Nella scena NSBM statunitense vedremo anche ferree adesioni all'odinismo, esaltazioni delle gesta militari nazionali, ma anche legami con la cultura segregazionista sudista, come avviene per gli Arghoslent.
In una terra dove il rogo dei neri era un rito paragonabile al barbecue, risulta drammaticamente scontato che, insieme a numerosi suicidi, la scena NSBM statunitense si sia macchiata del tentativo di bruciare una famiglia di afroamericani con tutta la loro casa.
Via Dolorosa & Totenkopf - Avanguardie Di Morte |
Gli autori mostrano lo sviluppo del NSBM in moltissime altre nazioni, oltre a quelle di cui ho parlano in manera essenziale in questa recensione. Viene quindi trattato lo sviluppo del NSBM in Belgio, Svizzera, Inghilterra, Croazia, Bulgaria, Australia, Canada, Spagna, Portogallo, Messico, Brasile, Colombia, Perù, Cile, Argentina e Italia.
In Italia l'interesse per il NSBM è sempre stato flebile, a ciò si deve aggiunge una sorta di emarginazione internazionale causata da vecchi contrasti ideologici. Pochissimi sono i gruppi black metal realmente ideologizzati in cui non ci si limita a usare la svastica come spauracchio. Attraverso gruppi come Lvpvs Infestvs e Via Dolorosa, gli autori analizzano il fenomeno del NSBM in Italia, i legami con il fascismo e i rapporti con l'Oi!/RAC e il NSHC.
Ethnic Cleansing - Piles Of Dead Jews |
Nel libro è inoltre presente un capitolo dedicato all'ancora embrionale Red & Anarchist Black Metal, RABM, e un capitolo dedicato all'Hatecore statunitense. Completano l'opera numerose interviste a ex e attuali esponenti della scena BMNS(Nrishinga Deva Das, Hendrik Mobus, Mikko Aspa,Stolztrager e A Monumental Black Statue), un breve grossario e le seguenti appendici:
- Cenni su uomini e simboli del nazismo esoterico
- Uno sguardo sul Pagan Front
- Il caso Behemoth
- Editoria NSBM
- Sonori conflitti: Nordland Vs. Ragnarock
- The Yoga of National Socialism
- Suprematismo bianco in America
- Vinland
- Realtà borderline
- Satanic Skinhead Propaganda
- Etichette italiane
Dopo aver iniziato con una frase di Alexander Ivanov, musicista aderente al NSBM, penso che sia naturale terminare con uno stralcio dell'intervista a Esplosiòn Cerebral, leader dei NeverChrist, gruppo RABM brasiliano. Dedicata a tutti i brachicefali che pensano all'esistenza di una razza superiore:
<<Penso che in Sud America il nazismo si stia espandendo, perché in Brasile vediamo tutti i giorni questi bastardi che si inventano dei legami con i vari movimenti razzisti. La cosa ridicola è che il popolo latinoamericano è formato da un'infinità di miscugli razziali, ed è assurdo che in un posto come questo possano esistere degli stronzi del genere. Se i nazisti avessero vinto la guerra ci avrebbero uccisi tutti. Dovrebbero studiare ed apprezzare di più la loro cultura invece di quella Europea.>>
7 commenti:
Pezzo durissimo ma splendido: plaudo al tuo coraggio di trattare un argomento così scottante in questo condominio di bacchettoni che altri chiamano Rete.
È un viaggio incredibile dove la pelle d'oca ci è compagna inseparabile. La libertà d'espressione dovrebbe essere una bandiera, ma in questo caso si tiene ben piegata in un cassetto: non so decidermi nel giudizio. Vorrei poter dire che un musicista debba semprd potersi esprimere, ma poi abbasso il dto che avevo alzato al cielo quando penso a che messaggio stanno veicolando questi gruppi
Hai scritto un post che mi mette molto in imbarazzo: è il più grande complimento che posso farti ^_^
Grazie Mille Lucius!!! Il nazionalsocialismo è un demone che continua a persistere nell'ombra delle nostre menti. Sempre in attesa che il lume della ragione possa affievolirsi. Nessuno di noi può dirsi immune. Parlando con alcuni ragazzi ho potuto constatare quanto il caso possa andare a influenzare menti che prima erano libere da certi estremismi in grado di fungere quasi da insana terapia palliativa, trasformando il dolore e la frustrazione in odio ed energia.
Il mio desiderio è proprio quello di trattare il nazismo come un catalizzatore di quegli istinti che la società tenta di assopire senza educare, ma che spesso trovano strade per riemergere, assumendo forme di un passato che pensavamo ormai morto.
Grazie veramente Lucius ;)
Tenta di assopire senza educare: è davvero la chiave di tutto.
Anni fa avevo un amico innamorato perso di una ragazza tedesca, e ovviamente il discorso era finito su come vivessero le nuove generazioni il nazismo di un tempo: la domanda dovette rimanere senza risposta perché metteva in imbarazzo.
Dall'altra parte del mondo, tra altre culture, avviene la stessa identica cosa. In "Rapsodia d'agosto" un personaggio - ggiapponese che vive a Hiroshima, con il tremendo bagaglio culturale che questo comporta - sapendo che deve arrivare un americano in visita ordina ai propri familiari: che nessuno ricordi la atomica, se no mettete in imbarazzo l'ospite americano.
Ci sono ancora argomenti sospesi che non si affrontano perché mettono in imbarazzo, e forse demandiamo all'arte - "qualsiasi" arte - di dire ciò che non vogliamo sentire.
Non è un libro di facile reperibilità ma ti consiglio caldamente un saggio-capolavoro: "I diari di Hitler", l'inchiesta di Robert Harris (proprio "quel" Robert Harri) sulla incredibile truffa dei diari finti.
al di là dell'inchiesta sui diari, Harris gira per la Germania degli anni Ottanta, dove il nazismo sembra un'opinione! Intervista ex nazisti e "nostalgici", racconta il mercato di cimeli (veri o presunti) e il giornalista che fece lo scoop (falso) aveva in casa quadri ritraenti gerarchi nazisti. E nessuno trovava quanto meno di cattivo gusto queste cose! Credo non esista più quella Germania, per questo l'inchiesta di Harris è una chicca.
Non resisto a questa scena. L'antiquario che scrisse i diari di Hitler provò anche a vendere, tra l'altro, la pistola con cui si sparò Hitler. Il compratore non ci crede, vuole una prova, ma il certificato gli puzza. Va via e torna dall'antiquario in compagnia di un amico... cioè del soldato che trovò il cadavere di Hitler! Quello guarda la pistola e dice che non gli somiglia neanche, ma alla fine il compratore la prende uguale. (Capisci perché poi l'antiquario ha preso un quaderno dal tabaccaio e ha scritto su "Diari di Hitler"?)
Sono proprio i tabù che permettono ai demoni di rivivere. Ormai il sesso viene analizzato in tutte le forme e rappresentazioni, mentre altri argomenti vengono "asfaltati". Come avviene ad esempio per la morte. Prima espressa in tutte le forme e poi nascosta, celata. Muore l'animale di casa, viene fatto volare dalla finestra. Muore il nonno e lo si tumula senza dire nulla ai nipoti. Poi ci lamentiamo se alcuni ragazzi considerano la vita altrui come quella dei videogame. Si sparisce e basta. Quando poi basterebbe far vivere l'effetto della morte, educare alla morte attraverso i funerali. Ma loro sono troppo delicati per un'esperienza del genere. Poi se va bene torturano solo tramite internet... Stesso dicasi per il nazismo, troppo estremo per essere rappresentato e analizzato innanzi a cervelli così "puri".
Quella da te descritta è una storia magnifica Lucius!!! Dimostra come l'uomo "civile" non sia tanto diverso dai "selvaggi". Non è l'oggetto in sé che ha potere, ma siamo noi a dar potere a quei feticci per poi ricevere da essi un potere ancora più grande... soprattutto se sono feticci falsi al 100% ;)
Dovresti scrivere una storia di Marlowe alle prese con "I diari di Hitler" ;)
Davvero, millenni di cultura a rappresentare la morte per esorcizzarla e bastano degli educatori modaioli e dei genitori iperprotettivi per far scomparire tutto, e via a dare la colpa a videogiochi e film. Come se i ragazzini fossero così stupidi da non capire: infatti seguono subito il primo messia che non li tratta da stupidi...
tra i diari di Hitler e quelli di Mussolini c'è materiale sublime, il problema è che ormai l'ispirazione non viene più a trovarmi come una volta...
Hai beccato in pieno il giochetto dei guru, far sentire speciali coloro che sono sempre stati trattati da asini. Giochetto fatto anche da Cutolo e Riina nella loro scalta al trono della criminalità.
Noi fans di Marlowe (non quel Marlowe) sappiamo attendere con rispettosa pazienza ;)
Posta un commento