sabato 31 maggio 2014

Samuel Marolla - Ghites. Imago Mortis



    L'investigatore privato Augusto Ghites ha poche regole: lavora solo su casi riguardanti persone decedute, non lavora sui vivi, non cerca persone scomparse e non si occupa di criminalità. L'interesse per i casi di persone decedute deriva dalla sua metodologia d'indagine particolare...  
    Augusto Ghites è un medium che sniffa come un tossico le ceneri dei morti per poter entrare in contatto con il defunto e poter così carpire quei segreti fondamentali per la risoluzione delle indagini. Le sue membra si tendono nell'attesa di quel contatto mentre osserva quella polvere organica. Non ne può più fare a meno. A Ghites quell'estratto di cadavere piace. Forse perché le anime dei defunti riempiono quel vuoto che ormai, nel bene e nel male, è divenuto il suo ambiente naturale.
  Un'ex prostituta, ormai anziana, ingaggia il segugio medianico per scoprire l'assassino di una sua collega avvenuto nel 1953. Il primo passo sarà quello di trovare le ceneri della defunta.


William Browning Spencer - Il Labirinto



    Jack è alla sua terza degenza nel Centro disintossicazione di Hurley, le sue giornate passano tra infermiere obese (non tutte le infermiere sono come Gloria Guida), pazienti psicolabili (tra cui Ed, paranoico che vede cospirazioni ovunque, e Kerry, classica puttana con la faccia da angelo), terapie di gruppo e incontri con gli alcolisti anonimi.
Ma gli incontri dei pazienti si allargano ben presto agli adepti di una setta di fanatici il cui guru pazzoide afferma che l'alcolismo sia una forma di possessione diabolica. L'avversione di Jack verso questi è più che giustificata soprattutto dopo aver visto un paziente, precedentemente sottoposto a esorcismo, venir risucchiato dalla tazza del cesso.
  L'opera di Spender ricorda per certi aspetti Palahniuk. Lo stile grottesco e crudo ma anche i personaggi nichilisti ed emarginati possono essere paragonati a quelli presenti in Ninna Nanna o Soffocare. La loro sincera e innocente follia non può che farceli amare. Risultano spassose le acrobazie del funambolico dottor Parks costretto a controllare un gruppo di pazienti eterogenei nelle loro psicosi e dei volontari ex-alcolizzati che spesso risultano più pericolosi e svitati degli stessi pazienti poiché investiti da una missione sociale a cui si aggrappano al fine di non ripiombare nel vortice alcolico. Missione cosmodivina investe invece i Luminosi i cui volantini e seguaci indottrinati recitano: <<Noi drogati e alcolisti siamo una tribù dal nome bizzarro. Siamo caduti sotto la maledizione dell'inamore, ovvero abbiamo un buco che non può essere riempito in nessun modo: né droga, alcol, sesso, denaro... perché il buco non è in questo mondo, ma in un altro. Dobbiamo andare là e turarlo>>.