Che cos'è l'educazione? L'educazione è l'arte ingeneristica che permette la minuziosa incanalazione di flussi indomabili in canali prefissati e accettabili. L'educazione riduce l'erosione e lo stravaso, lo smottamento e il franaggio, lo scolo e il prolasso...
Li padri incanalano l'energie isteriche in percorsi adeguati e meno uterini, fornendo candidate adorabili per lo nostro serioso sollazzo matrimoniale. Il nostro sociale appaiarci dipende quindi da un processo di cesellaggio altrui e non nostro, essendo non tutti woodillici educatori e consumatori...
Ma l'educazione è imprecisione, influenza, impurezza, variabilità e accidenti. La formulazione esatta risulta impossibile. La vera perfezione nell'educazione è la programmazione. Quale miglior suocero se non lo scienziato produttore di ginoide creatura?
Robot, statue e bambole possono a volte ridurre anche la dipendenza e trasformare il produttore in consumatore, nel rispetto del tanto agognato Km 0.
L'artigianato ginoide ha trapanato masculee cervella fin dall'antichità, basta pensate all'ovidiana Galatea e al Pigmalione innamoratosi della sua scultura. Lucius Etruscus, attraverso "GYNOID"; ci accompagna in un sublime viaggio, tra rappresentazioni ginoidi e sogni traslati, il cui punto di partenza è l'Olympia di E.T.A. Hoffmann. Dalla bambola di legno, del visionario prussiano, si passa a donne vere che sostituiscono donne meccaniche, robot che sostituiscono donne pensanti, bambole che tutti fingono di credere donne reali, donne elettriche e donne clonate.
Ma l'educazione è imprecisione, influenza, impurezza, variabilità e accidenti. La formulazione esatta risulta impossibile. La vera perfezione nell'educazione è la programmazione. Quale miglior suocero se non lo scienziato produttore di ginoide creatura?
Robot, statue e bambole possono a volte ridurre anche la dipendenza e trasformare il produttore in consumatore, nel rispetto del tanto agognato Km 0.
L'artigianato ginoide ha trapanato masculee cervella fin dall'antichità, basta pensate all'ovidiana Galatea e al Pigmalione innamoratosi della sua scultura. Lucius Etruscus, attraverso "GYNOID"; ci accompagna in un sublime viaggio, tra rappresentazioni ginoidi e sogni traslati, il cui punto di partenza è l'Olympia di E.T.A. Hoffmann. Dalla bambola di legno, del visionario prussiano, si passa a donne vere che sostituiscono donne meccaniche, robot che sostituiscono donne pensanti, bambole che tutti fingono di credere donne reali, donne elettriche e donne clonate.
L'Etruscus ci mostra l'evoluzione che trasforma la pace aspirata nella pura fobia. Il giogo del sogno maschilista non aderisce a queste creature artificiali, che vengon osservate con l'inquietudine della colpa da moderni Edipo accecatori. Queste paure, come spesso accade, vengono blandate dall'arte liberatoria sotto forma di commedie grottesche. L'innovazione tecnologica pone però un nuovo gradino verso l'incubo.
Il sistema di fabbrica, che attraverso l'alienazione dell'essere riduce ancor più la distanza tra umano e inumano, innalza la donna simil robot a massima aspirazione. Contemporaneamente, come in Metropolis, il robot simil donna diviene funzione reazionaria.
Attraverso numerosissime opere letterarie e cinematografiche, l'autore disegna una mappa della paura dell'uomo verso la donna. Quella vera. La donna di carne. La donna che muore e rinasce durante il parto come una fenice. Quegli esseri artificiali rappresentano il maschile desiderio di controllo e potere di un'essene insondabile. Il frutto manicheista della dicotomia si ridesta come una maledizione. Una fiaccola che nessun esorcismo è in grado di racchiudere in una lampada domata.
Contenuto dell'opera:
La donna senza nome
La donna bambola
Storia di un manichino
Storia di Olympia
Olympia a teatro
Bambola di carne
La donna ballerina
La donna macchina
L'avvento di Maria
La donna robot
La moglie robot
L'amante robot
Terminatrix
La donna elettrica
Bionde dallo spazio
2 commenti:
Te lo spammo un po in giro.
Grazie Mille Nick, gentilissimo come semptre!!! ;)
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