mercoledì 27 gennaio 2016

Pasquale Ruju & Giovanni Freghieri "Hellnoir"





    Cominciare la giornata lavorativa al cimitero, significa che per l'ispettore Cassie Soul sarà una giornata di m***a. Se ci aggiungi un omicidio rituale ai danni di Blanche, una delle figlie del senatore Clark Deville, allora vuol dire che l'ispettore ci sprofonderà non troppo lentamente...




 Anche gli ispettori possono contare sull'aiuto paterno, grazie a Dio il padre di Cassie, Melvin Soul, è un detective privato. Il fatto che egli sia stato ucciso, precisamente quando lei aveva sette anni, non pone troppi problemi comunicativi. Cassie è riuscita a trovare un modo per potergli parlare





 Non pensiate che la trama sia una versione elektrica del film "Ghost". In questo fumetto, i morti ammazzati non vagano per la città in attesa di compiere la propria missione. I morti finiscono in una città parallela chiamata Hellnoir, dove continuano a fare ciò che facevano in vita, ossia le vittime fanno  le vittime e i carnefici fanno i carnefici. 
 Hellnoir non è comunque così semplice. Non è una succursale funebre della terra. Da Hellnoir non puoi uscire, a meno che non ti ammazzino nuovamente e definitivamente. I carnefici, di cui parlavamo prima, non sono al vertice della piramide. Ogni luogo ha i suoi predatori autoctoni. I suoi predatori alpha, gli assassini perfetti. Qui i killer elitari sono i Daem.
  Proprio dai Daem deve stare lontano Melvin, se vuole portare a termine la missione conferitagli dalla figlia, ossia trovare Blanche e chiederle il nome del suo assassino.




 Melvin è maledetto, ma non come quegli investigatori descritti da Mickey Spillane o plasmati da Bogart. Melvile è maledetto veramente. Non come quei detectivi che cercano di esorcizzare i loro demoni con la bottiglia. Melvin quei demoni non puo esorcizzarli, può solo temerli e cercare di evitarli, per quanto gli sia possibile. I demoni che lo circondano sono ben peggiori di quelli che tormentano la sua anima.
 Ciò che viene fatto nella saga "Hellnoir" è proprio quello di creare, intorno alla classica figura dell'investigatore decadente, un inferno tangibile. Non distopico, ma sovrannaturale.
 Melvin è il nostro Virgilio in un Inferno sfuggito al controllo dello stesso Lucifero. Egli lo è per tutti noi, non solo per sua figlia. Egli diviene un medium inglobato nell'altrove.

 Hellnoire - "Una città per cui morire" n°1 di 4 (Novembre 2015)
 Hellnoire - "Cherchez la femme"n°2 di 4 (Dicembre 2015)
 Hellnoire - "L'abisso guarderà dentro di te" n°3 di 4 (Gennaio 2016)
 Hellnoire - "Stirpe maledetta" n°4 di 4 (Febbraio 2016)




4 commenti:

Nick Parisi. ha detto...

Ultimamente la Bonelli si sta svecchiando alla grande, certo non tutti i tentativi riescono, sono ancora deluso per la chiusura di un paio di serie però almeno ci provano. Non si può dire lo stesso per la maggioranza degli altri editori italiani.

Ivano Satos ha detto...

Verissimo Nick! La Bonelli sta creando dei progetti molto interessanti, soprattutto con le mini-serie. Il problema è che fa spesso autogol con le uscite speciali di alcune serie storiche, come l'ultimo Maxi Zagor, dove offre ai lettori fedelissimi delle minestre talmente riscaldate che si trasformano in dado da brodo ;)

Lucius Etruscus ha detto...

Ho notoriamente sviluppato un'allergia allo stile Bonelli, ma il soggetto mi intriga sicuramente. Non avendo voglia di leggerlo, però, sono felice che lo facciano i Lotofagi al posto mio ^_^

Ivano Satos ha detto...

Onoratissimo di fare da tramite indipendente ;)