La dottoressa Kratsch (Macha Magall) somministra l'ultima dose di tebotrixina alla cavia umana di un esperimento particolare. Un esperimento il cui risultato sarà la creazione artificiale di una razza di superuomini, orgoglio del Terzo Reich, in grado di far impallidire il grande dio Eros. A tal sublime causa vien innalzato l'olocausta di una vergine scelta accuratamente in un paradiso di trenta giovenche. L'ignuda donna alla vista della primitiva bestia dibatte le sue carni, ben tese ma trattenute da braccia uncinate.
La bestia è interpretata dal molossoide Salvatore Baccaro, per comprensione dei pagani è l'attore che ha data il capoccione all'autista dell'autobus in "Pierino colpisce ancora", oltre a numerosissimi altri ruoli in commedie all'italiana, spaghetti western, thriller e ulteriori exploitation. Il Baccaro, inquietante già vestito, a pelle libera ma pelosa risulta particolarmente agghiacciante. L'accoppiamento avviene direttamente nel pagliericcio della gabbia, con cornamuse di grugniti e sanguinaccio orale.
Mentre i nazisti giocano con la genetica e le penetrazioni episiotomiche, i puri partigiani compiono un'assalto dinamitardo alla rete ferroviaria, poco velato riferimento psicoanalitico alla repressione della sessualità nell'ideologia marxista-leninista.
Quest'atto di sabotaggio, nei confronti del regime, scatena la reazione del capitano Hardinghauser. Ma a chi rivolgere la vendetta teutonica, visto che in paese sono rimasti solo anziani, donne e bambini? Provate a indovinare...
Durante la razzia di giovani donne avvengono atti che farebbero impallidire i padri del genere exploitation. Luigi Batzella fa proprie certe folli testimonianze della sacra inquisizione, riguardo a riti che furono dei Catari e dei Giudei, riproponendole in salsa nazista. Vedremo infatti i soldati strappare un neonato dalle mani della nonna, gettarlo in aria e trivellarlo con raffiche di mitra. La sorellina piangente viene anch'essa prelevata dai crucchi per utilizzo creativo negli interrogatori.
Lo meschino intento non porta alcun risultato. Hardinghauser è costretto a chiedere l'intervento della dottoressa Kratsch e del suo sistema "caratteristicamente femminile", basato sulla dolcezza e lo stimolo sessuale! Del resto basta guardarla per essere stimolati...
Se a una donna come questa dai carta bianca, è certo che unirà con passione l'utile al dilettevole. I primi a farne le spese saranno gli uomini, appesi come salami e con il loro di salame da fuori...
E' un film rozzo, fatto in economia e con l'uso di collage, ma è un piacere sentire espressioni tipiche della nostra cultura, con il loro legame al neorealismo di De Sica e Rossellini. Come ad esempio le parole vive e sincere di un partigiano, che rappresentano il dibattito, ancor vivo nella sinistra italiana, dell'utilità del compromesso storico:
Se a una donna come questa dai carta bianca, è certo che unirà con passione l'utile al dilettevole. I primi a farne le spese saranno gli uomini, appesi come salami e con il loro di salame da fuori...
E' un film rozzo, fatto in economia e con l'uso di collage, ma è un piacere sentire espressioni tipiche della nostra cultura, con il loro legame al neorealismo di De Sica e Rossellini. Come ad esempio le parole vive e sincere di un partigiano, che rappresentano il dibattito, ancor vivo nella sinistra italiana, dell'utilità del compromesso storico:
"E' questo che mi fa girare le palle. Ormai siamo alla merce di preti e di puttane!"
Sentite la brezza di scirocco? Il profumo del mosto e delle caldarroste? Il dolce delle carrube e l'aroma di toscano nella poesia di quelle parole?
I melodrammi strappalacrime, più che il neorealismo, sono la base per alcune scene, soprattutto quelle con la partecipazione di don Lorenzo (Brad Harris) e Drago (Gino Turini), quest'ultimo quasi un sosia di Amedeo Nazzari.
Ben presto si sfocia in scene che anticipano la cinematografia di avanguardia popolare e di emancipazione di Mario Salieri, soprattutto per alcuni titoli come "Band of Bastards", "Tutta una vita", "Faust", ecc.
Le scene truculente abbondano. Ci saranno flagellazioni, evirazioni, elettroshock e scalping vaginali, laparoscopie topare, manicure estrema, cannibalismo, ecc.
"La Bestia in Calore" segue la parabola di quasi tutti i nazixploitation e i WIP con il loro finale manzoniano.
I melodrammi strappalacrime, più che il neorealismo, sono la base per alcune scene, soprattutto quelle con la partecipazione di don Lorenzo (Brad Harris) e Drago (Gino Turini), quest'ultimo quasi un sosia di Amedeo Nazzari.
Ben presto si sfocia in scene che anticipano la cinematografia di avanguardia popolare e di emancipazione di Mario Salieri, soprattutto per alcuni titoli come "Band of Bastards", "Tutta una vita", "Faust", ecc.
Le scene truculente abbondano. Ci saranno flagellazioni, evirazioni, elettroshock e scalping vaginali, laparoscopie topare, manicure estrema, cannibalismo, ecc.
"La Bestia in Calore" segue la parabola di quasi tutti i nazixploitation e i WIP con il loro finale manzoniano.
5 commenti:
Ora scatta obbligatoria una visione di cotanto turpe truculentume!
L'ibridazione exploitation e melodramma strappalacrime ti farà impazzire. Anche una certa scazzottata... ;)
Tre minuti sono davvero tanti per una scazzottata: ricordo quanto odiai quella lunghissima in "Essi vivono" di Carpenter :-D
Non nascondo che i tuoi richiami a pratiche indicibili attizzano la curiosità!!!
Sempre pensato che i nazisti se avessero pensato più alla guerra e meno a fare i pervertiti avrebbero conquistato il mondo. Anche se, a giudicare da quanto picchiano duro nei film dell'antico blocco orientale e del governo di Belgrado, i partigiani russi e yugoslavi non gli avrebbero lasciato comunque nessuna speranza.
Quello è un altro filone dove si potrebbero pescare delle chicche di assurdità non indifferenti (se uno riesce a non addormentarsi).
@Lucius Mi sa che ti riferisci alla scena in cui i due "amici" si scazzottano nel parcheggio. Due bei pesi massimi ;)
La scena dello scalping vaginale è quella che più fa vomitare. Le altre sono meno dettagliate rispetto a quelle dei film di J.Franco.
@Bruno I Russi erano quelli con un livello di resistenza superiore negli esperimenti nazisti. Forse la loro propaganda qualcosa di vero ce l'ha, anche se risulta, come dici giustamente, molto soporifera ;)
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