29 - 11 -1939
Le trattative tra Finlandia e Urss sono cessate infruttuosamente. Ormai è guerra. La squadra comandata dal tovarich kommissar Anatoliy, e costituita da dodici fucilieri, ha un compito particolare. Essa non dovrà seguire la tumultuosa avanzata dell'esercito sovietico nella Terra di Kaleva. Dovrà precederla.
Un veicolo proveniente dall'artico è precipitato sul suolo finlandese. Un veicolo che ossessiona l'immaginario dei Russi. Il compito della squadra è proprio quello di recuperare quante più informazioni sul luogo dell'impatto. I soldati dovranno penetrare in un territorio ostile. Un territorio trasformato in un organo ipersensibile in attesa dell'imminente invasione.
Alessandro Forlani, in Fronte Alieno, riesce a farti sentire il soffio del vento gelato che accompagna il presentimento di un nemico in agguato, ma anche il calore di quella fratellanza tra commilitoni che innesca la fiamma della sopravvivenza. Un po' come nel "Bastogne" di Wellman, osserveremo soldati ma soprattutto uomini con i loro dubbi e le loro paure. In questa umiltà spicca il comportamento esaltato del Commissario Politico. Egli abbandonerà l'emotività incontrollabile, ed anche la razionalità, per un'aspirazione ideologica di purezza impensabile per la corruzione dell'animo umano.
Da questo inizio stile war movie si precipita in un dirupo costellato di incubi ed immagini abominevoli.
L'obiettivo dei sovietici pare uscito da una favola nordica. Una di quelle
raccontate per terrorizzare ed educare i bambini. Una di quelle in cui
la natura si anima mostrando il suo lato più assurdo. Ma il delirio che i
soldati di Stalin dovranno osservare non è il frutto di una favola o di
una natura impazzita. Quell'incubo è giunto da molto più lontano del
folclore finnico.
Il Forlani prepara un percorso insidioso per il lettore grazie a questa perfetta commistione di generi. Gli scontri bellici presentano immagini disturbanti nella cruda descrizione dei corpi martoriati, ma anche nell'esposizione di comportamenti che quasi duellano in orrore con gli incubi di quel mezzo allucinante sprofondato nella gelida neve.
Un percorso in cui passaggi segreti si apriranno improvvisamente, facendo precipitare un lettore stupito che già protendeva le membra verso un'ideale scontato e autogeneratosi nella sua mente.
Cover art: Franco Brambilla
Soundtrack Ideale: Kammarheit - The Starwheel
7 Note Nere di Maico Morellini.
Cosa vuole il demone che vive al di là dello specchio? Chi si nasconde dietro gli efferati delitti di un serial killer? Quale terribile potere hanno quei vecchi ferri da maglia?
Sette note oscure, sette storie nere. Un viaggio dal quale tornerete profondamente cambiati.
Maico Morellini, plurisegnalato al Concorso Nazionale Premio Lovecraft e al Premio Nazionale Algernoon Blackwood, ha vinto il Premio Urania/Mondadori nel 2010 con “Il Re nero”; dal 2014 fa parte della scuderia autori di Edizioni Imperium.
Anime Robotiche – L’evoluzione della psicologia dei protagonisti negli anime robotici di Claudio Cordella
Robot giganteschi ed eroi giovanissimi, ecco uno degli ingredienti più noti dell’animazione made in Japan, un cocktail di successo che continua a mietere tutt’oggi numerosi consensi a livello mondiale. Si tratta di un panorama immutabile o forse qualcosa è cambiato, dai lontani anni ’70 sino a oggi, nella rappresentazione dei piloti di questi titani d’acciaio? “Moltissimo” risponde l’autore di questo saggio, secondo cui l’evoluzione del genere robotico giapponese sarebbe sempre stata accompagnata da una diversa rappresentazione della psicologia dei suoi campioni. Dalle produzioni leggendarie del passato come Mazinga, Goldrake e Gundam, amate anche da più di una generazione di italiani, fino a miti odierni come Evangelion, possiamo osservare una progressiva umanizzazione dei protagonisti di queste avventure. Al tempo stesso, costoro rappresentano simbolicamente un’umanità che deve maturare, costretta per forza di cose a convivere con un’onnipresente realtà automatizzata.
2 commenti:
Niente da dire, il Forlani si dimostra sempre più bravo.
Condivido in pieno Nick! "Fronte Alieno" mi è piaciuto particolarmente con il suo giocare tra crudeltà bellica e orrore fantascientifico. Una Sporca Dozzina Maledetta ;)
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