Francesco G. Lugli, in "Scritti Con Il Sangue", riesce ad alternare intimismo ed azione in maniera sapiente. Saremo quindi trasportati nei meandri contemplativi della melanconia per venir catapultati poi in un tapis roulant cardiaco. Ma ciò che introduce questa lettura anaerobica viene descritto minuziosamente in un Slow motion di piccoli segnali e tremolii che gravano in un accumulo di lesione psichica.
Non manca di certo l'ironia che traspare in quasi tutti i racconti. A un certo punto una frase mi ha perfino fatto venir in mente il Capo Henry Hurst... Ma forse sarà stato un abbaglio.
Non manca di certo l'ironia che traspare in quasi tutti i racconti. A un certo punto una frase mi ha perfino fatto venir in mente il Capo Henry Hurst... Ma forse sarà stato un abbaglio.
Lugli descrive il classico uomo comune ai cui piedi si apre l'inferno. Egli diviene il vettore del male che, proprio come un microrganismo, passa da un entità all'altra per attuare la sua sete di distruzione. Con il male però si può anche scendere a patti, in fin dei conti lo facciamo ogni giorno. Sempre se siamo in grado di riconoscerlo...
Fantascienza alla Hammer, distopia, horror, vampiri jellati, zombie, esperimenti, diavoli, libri maledetti, massacri, amori fatali, e tanta altra roba in cui sottili fili vi condurranno all'altare dei grandi maestri del fantastico!
La cavia. Condannato a morte in tre stati. Il carcere che rimbomba nelle tempie. L'attesa che consuma nel braccio della morte. Nove anni da incubo. Poi quella richiesta che sembra una grazia piovuta dal cielo. Sottoporsi volontario in un programma di ricerca e in cambio la libertà sotto copertura. Libero in un mondo che ti crede ormai gassato. Magari si puo sempre tagliare la corda prima, come quando nei film il galeotto di turno viene rinchiuso in un carcere psichiatrico. Certo, come nei film. Perché no? Ma tutto dipende dal tipo di ricerca...
Paziente di classe Z. La visita ad un parente malato. La facciata dell'istituto che si avvicina a scatti. Come se stesse sui binari dove scorrono le macchine da presa. Come se fosse lei ad avvicinarsi nonostante il desiderio di allontanarsi. Un edificio che sembra un urna funeraria. Un involucro ad un ricordo ormai estinto. Ma quello che vi è dentro corrode il suo stesso ricordo in un orrore inimmaginabile...
Precauzioni. Un party. Lo scivolo della noia che sprofonda sempre più velocemente. Poi lei che appare quasi dal nulla. Si avvicina come una rabdomante guidata da forze oscure. La ruota finalmente gira. L'intesa e la fuga dal party. La sorpresa di somigliarsi, di somigliarsi troppo...
Anatomia di una trascendenza. Il 2119, una data da ricordare. Una cometa sfiora la terra, ma non è quello il vero problema. Il problema è che da allora fino al 2124 il 70% della popolazione terrestre scompare. Si vaporizza. Trascende. Si scopre che i soggetti a rischio sono quelli isolati e quelli che durante il sonno raggiungono la fase onirica. Si diventa quindi tutti più vicini vicini e si organizzano turni e veglie...
Frammenti di un inseguimento. Riflessioni. Riflessioni che trasformano l'asfalto in una pellicola ipnotica. Un matrimonio in frantumi ed un figlio usato come testata nucleare. Improvvisamente la luce. Il giallo che abbaglia e rompe l'ipnosi della riflessione. Due fari che ti aggrediscono come una tigre nell'ombra della giungla. Una sterzata per respirare e poi l'inseguimento per fermare la follia che muove quel metallo che trasuda umori decomposti.
Precauzioni. Un party. Lo scivolo della noia che sprofonda sempre più velocemente. Poi lei che appare quasi dal nulla. Si avvicina come una rabdomante guidata da forze oscure. La ruota finalmente gira. L'intesa e la fuga dal party. La sorpresa di somigliarsi, di somigliarsi troppo...
Anatomia di una trascendenza. Il 2119, una data da ricordare. Una cometa sfiora la terra, ma non è quello il vero problema. Il problema è che da allora fino al 2124 il 70% della popolazione terrestre scompare. Si vaporizza. Trascende. Si scopre che i soggetti a rischio sono quelli isolati e quelli che durante il sonno raggiungono la fase onirica. Si diventa quindi tutti più vicini vicini e si organizzano turni e veglie...
Frammenti di un inseguimento. Riflessioni. Riflessioni che trasformano l'asfalto in una pellicola ipnotica. Un matrimonio in frantumi ed un figlio usato come testata nucleare. Improvvisamente la luce. Il giallo che abbaglia e rompe l'ipnosi della riflessione. Due fari che ti aggrediscono come una tigre nell'ombra della giungla. Una sterzata per respirare e poi l'inseguimento per fermare la follia che muove quel metallo che trasuda umori decomposti.
Nessuno è perfetto. Si sa, le ragazze possono mettere a dura prova la pazienza di un uomo. Se poi si cerca la perfezione il passo dalla misoginia è breve... Fino all'incontro con Shadela. Quel fascino esotico. L'eleganza e la sensualità tipiche di un'indossatrice. La perfezione assoluta. Ma forse, come diceva il grande renato...Nessuno è perfetto!
Solo per amore. Rose Logan ferma la sua fiammante spyder a rotelle all'interno del salone di quella casa di cura che è diventata ormai la sua prigione. Come sempre accade agli anziani, uno sorriso diviene la chiave per riversare il fiume di ricordi. I ricordi dell'amore più grande. Quell'amore che brucia come una fiamma insaziabile...
Raptus di natale. Lo stress ottunde la mente. A natale poi non ne parliamo. Le consegne, le renne, gli imprevisti...
Avrò un fratellino. “Ogni scarrafone è bello ‘ a mamma soja” recita un proverbio napoletano, ma non tutti gli scarrafoni son belli per la mamma. Ve ne sono alcuni che fanno schifo pure a lei, figuriamoci al padre quindi...
Delitto perfetto. Un delitto anonimo. Nulla di particolare. Un mago morto con una ferita strana i un appartamento chiuso dall'interno. Ok, non è proprio un omicidio semplice semplice ma da divenire un'ossessione per un reporter ce ne vuole. Eppure...
Unfitness. Dal pavimento di una palestra si innalzano odori testosteronici, sudore e adrenalina. Di solito. Ma in quella palestra il pavimento trasuda sangue su cui si specchiano sbirri burattinati da una valanga di antiemetici.
Un unico testimone. Nascosto in un armadietto. Le sue parole assurde...
Mea culpa. Una gravidanza indesiderata. L'illusione e il tempo che passa. La decisione. Un ambulatorio clandestino. L'aborto. Le complicanze...
La dichiaro in arresto. Il lavoro da sbirro ti trasforma in una corda di violino. Teso. Ipersensibile a qualsiasi variazione. Un lavoro duro, rischioso. Il sergente Finnigan, una volta tornato a casa, ha tutto il diritto di un tranquillo pisolino accanto alla sua dolce mogliettina. A un cero punto viene destato da dei rumori alla porta d'ingresso. Un ladro a casa di uno sbirro? Roba da sitcom se non fosse per...
Soundtrack ideale: Alice Cooper - Hey Stoopid
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