mercoledì 13 gennaio 2016

"Devil Dog: The Hound of Hell" di Curtis Harrington






     Tre distinte persone, due uomini e una donna, si recano all'allevamento Lomax per acquistare una cagna adatta alla riproduzione. L'allevatore mostra ai suoi clienti Lady, una cagna di pastore tedesco. La dolce creatura ha già avuto due cucciolate, due dei suoi figli hanno vinto il nastro blu, e risulta inoltre particolarmente affettuosa con i bambini. Nonostante il prezzo, cinquecento dollari, l'acquisto viene effettuato subito.
 Se l'atteggiamento di queste persone poteva indurre qualche sospetto, la scena successiva li dissipa mostrando immediatamente le finalità di quell'acquisto. La donna è in realtà una sacerdotessa satanista che sta officiando un rito per la fecondazione demoniaca della cagna.

 I coniugi  Barry stanno tornando a casa quando vedono sull'asfalto il cadavere del loro Skipper, il povero bigol è stato arrotato volontariamente da una misteriosa berlina nera. La piccola Bonnie è talmente sconvolta dalla tragedia che decide di annullare la sua festa di compleanno. Proprio in questa situazione di dolore si ha l'apparizione, all'esterno della casa, di un venditore ambulante di frutta e verdura. Tra pannocchie di mais e mele, spuntano anche dei cuccioli di pastore tedesco. Bonnie viene stregata immediatamente da uno di quei cuccioli e decide di adottarlo.




 Lucky, questo il nome scelto per il nuovo arrivato in casa Barry, colma subito quel vuoto lasciato dalla morte di Skipper. Non tutti coloro che ruotano intorno alla vita di quella famiglia riescono a guardare quel cucciolo in maniera spensierata. Francky, l'alano del vicino George, fugge terrorizzato innanzi a quella pallina pelosa, mentre Maria, la colf latina dei Barry, vive con sempre più disagio la presenza di quell'essere, fino a chiedere a Mike Barry di liberarsene. Il capofamiglia considera assurda quella richiesta, dettata probabilmente da una mente superstiziosa, ma a poco a poco muterà il suo atteggiamento nei confronti di quel cane. Troppi avvenimenti strani si verificheranno infatti intorno alla sua famiglia.





Devil Dog (link Amazon) appartiene a quel filone di film horror in cui la famiglia diviene il crogiolo del Male. Un'incubatrice biologica che muterà insieme all'embrione, in una simbiosi progressiva. Harrington cerca di rendere più estremo l'effetto creando, nonostante si sia già nel '78, una famiglia in stile anni '50, legame indotto anche dalla fotografia, scevra quindi da quelle dinamiche erosive tipiche dei decenni successivi.
 Mike Barry viene spodestato improvvisamente, sia dalle sue certezze sia dal suo ruolo di maschio alpha. E' come se il cane avesse indotto uno spostamento temporale verso l'epoca dei contrasti, l'epoca reale della famiglia conflittuale. La manipolazione della mente infantile, come in "1984" o in "Fatherland", rende tutto ancora più inquietante. Un film che merita nonostante il finale un po' affrettato.





 Se amate i cani infernali, indemoniati e disgrazieti, vi consiglio l'ebook "Valli del terrore" (link Amazon) di Alessandro Girola. Ecco la sinossi:

Tre valli, tre racconti del brivido.
"Il Gramo". Un'inquietante presenza in forma di cane diabolico popola da sempre le leggende locali di uno sperduto borgo dell'alta Val Seriana. Si dice che chi lo sente latrare muore, eppure forse c'è qualcuno che ha imparato a sfruttare il suo potere per scopi poco onorevoli. Ma il prezzo da pagare è sempre molto elevato.
"Vecchie Ossa". Due ragazzi sono alla ricerca delle ossa del leggendario drago della Valcamonica. Si tratta dell'ennesima leggenda medievale basata su un fondo di verità, oppure è tutto falso e frutto di uno scherzo organizzato da un egocentrico accademico di inizio '900? Massimo e Francesca lo scopriranno addentrandosi in un dedalo naturale di ignota origine...
"Uscita a tre". Quella che per Mattia, Gas e Daniele doveva essere una notte di sesso facile e di bagordi si trasforma in una strana avventura in un paese dimenticato da Dio. Ocipete, situato nella piccola Val San Martino, pare uscito da un incubo post-industriale. Eppure qualcuno - o qualcosa - lo abita ancora.

Recensione Beati Lotofagi






5 commenti:

Marco L. ha detto...

Ben prima di Cujo!

Nick Parisi. ha detto...

Molto prima di Cujo!

Ivano Satos ha detto...

Verissimo ragazzi, tre anni prima del romanzo di King!

Lucius Etruscus ha detto...

Splendida chicca!
Personalmente preferisco i "cani da assedio", come "Il branco" (1977) di Robert Clouse, tratto dall'ottimo ma grezzo romanzo di David Fischer (lui sì saccheggiato da Cujo!), ma anche i "cani dall'inferno" hanno un fascino particolare, sin dai tempi dell'hound of hell per eccellenza: quello dei Baskerville :-P

Ivano Satos ha detto...

In "The pack" c'è anche Buford Pusser ;) Il cagnolino che gironzola nella brughiera, lo adoro sin da piccolo!!! <3<3<3