lunedì 20 aprile 2015

Lucius Etruscus - William Henry Ireland. Il ragazzo che fu Shakespeare




     La reale esistenza di Shakespeare, come per quella del capellone di Nazaret, ha infiammato gli storici per secoli. Se il mistero l'è un pertugio, la pazzia e la truffa son la chiave che cerca di sanare tal lasco. E sempre come per il mulonaro di Palestina, 'na calca d'omini fingeva d'esser lo drammaturgo cervaiolo.   William Henry Ireland è uno di loro... a modo suo.
 William Henry  è il figlio di un noto antiquario, cio gli permette di lavorare al riordino di alcune carte di famiglia presso lo studio di un gentiluomo. Da tal fornace, poco alla volta, risorgon documenti dimenticati recanti firma del Bardo. A continuar a scavare emergono sempre più pezzi rari e impensabili che rendon quell'antro più fecondo di una giovenca multipara.
 Gli studiosi si affannano, ansimano e scalpitano. Si affacciano. Sospirano e trasecolano. La stella del Bardo li guida verso quel tabernacolo di reliquie seducenti. Fino allo straordinario ritrovamento di un'inedita opera.
 L'Etruscus, con William Henry Ireland. Il ragazzo che fu Shakespeare, ci mostra una bellissima processione di illusione e fede distorta. Una processione in cui storia, sociologia e psicologia si fondono nel mostrare un uomo in cui la percezione risulta costante vittima di sogni e demoni. Chi sarà a gridare <<il re è nudo?>> Ma, soprattutto, chi è più nudo del re?







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