Il dottor William Benson (Stelio Candelli) percorre in auto le nebbiose e oscure strade della provincia inglese, quando improvvisamente vede una donna irta sulla strada. Dopo una brusca sterzata, egli scopre che il luogo è completamente deserto. Mentre sta per tornare alla sua automobile, un altro autista, Susan (Rita Calderoni), esce di strada con la sua vettura. William soccorre la donna priva di sensi, ponendola al sicuro nella sua auto. Il dottore cerca aiuto presso un castello che sorge nei paraggi.
Tra polvere anallergica, maggiordomi sgozzati e capezzoli oculari, il dottore resta ammaliato da un quadro in cui è ritratta una donna fosforescente. Improvvisamente l'arredo della casa muta, risultando splendido splendente. Tra i ricchi addobbi appare Evelyn, sosia di Susan, e scambiata per questa dal dottore. Ella bacia passionalmente il sempre più confuso William, chiamandolo Peter e sostenendo di aspettarlo da molto tempo.
Il dottore riflette su una spiegazione razionale di tali strani eventi, mentre continua a baciarla. Interrotta l'apnea, William cerca di interrogare la donna che risponde parlando marzullescamente di tempo, silenzio, morte e parentesi...
All'alba, Susan si desta e si reca al castello, cercando William. Ella incontra un uomo, incrocio tra il mago Silvan e il Johnny Dorelli di "Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio", che la invita a entrare nel vetusto edificio. Il padrone di casa (James Harris) è dotato di uno sguardo che ha superato la frode pubblicitaria degli occhiali raggi X, esso è infatti in grado di spogliare completamente e realmente la donna guardata.
Dopo questo intermezzo carneo, in cui Susan risulta ora vestita ora nuda, è naturale bere un drink come se nulla fosse, per poi fare un bagno, riccamente esposto di genuflessioni oviniche, ed essere aiutati nella toelettatura creola...
In quel mentre, William continua a sottostare alle fregole di Evelyn, credendo che lo psicodramma possa aiutarla a riacquistare la memoria, persa a causa del trauma indotto dall'incidente. Ogni tentativo di comunicare naufraga a causa di una selezione percettiva particolarmente ormonale da parte della donna.
William scopre casualmente che il fuoco è in grado di far fuggire a gambe levate la ninfomane d'epoca.
Il sonno di Susan, agitata per un incontro roccambolesco con Peter, il sosia di William, viene allietato da immagini spirali con la serva mulatta. Anche quel sapore etnico presenta un retrogusto amaro... Destatasi, ella si aggira per i corridoi di un castello ove strani riti si compiono.
Horror erotico visionario questo "Nuda per Satana" di Paolo Solvay, che sembra un'estremizzazione de "La casa stregata" di Corbucci, ma in realtà è precedente di ben otto anni. Interessante, in certi momenti, risulta la fotografia. Altre comunque sono le analisi della rubrica...
La servetta variegata viene frustata per ben un minuto, con contorsionismo piacevole. Rita Calderoni riesce benissimo ad assumere il ruolo sia della meretrice sia della vittima. Paolo Solvay ne esalta soprattutto il lato edipico.
Numerose risultano le pose plastiche...
La componente comica involontaria è esaltata da James Harris, con quel suo aspetto che ricorda, come già detto, il Dorelli del film di Sergio Martino. Momenti magici vengono regalati anche da Stelio Candelli, quando interpreta un ingrifato Peter, o da Renato Lupi nei panni di un maggiordomo demente e cane da guardia del diavolo.
Vogliamo forse privare il ragno gigante di una piccola comparsa in codesto articolo?
All'alba, Susan si desta e si reca al castello, cercando William. Ella incontra un uomo, incrocio tra il mago Silvan e il Johnny Dorelli di "Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio", che la invita a entrare nel vetusto edificio. Il padrone di casa (James Harris) è dotato di uno sguardo che ha superato la frode pubblicitaria degli occhiali raggi X, esso è infatti in grado di spogliare completamente e realmente la donna guardata.
Dopo questo intermezzo carneo, in cui Susan risulta ora vestita ora nuda, è naturale bere un drink come se nulla fosse, per poi fare un bagno, riccamente esposto di genuflessioni oviniche, ed essere aiutati nella toelettatura creola...
In quel mentre, William continua a sottostare alle fregole di Evelyn, credendo che lo psicodramma possa aiutarla a riacquistare la memoria, persa a causa del trauma indotto dall'incidente. Ogni tentativo di comunicare naufraga a causa di una selezione percettiva particolarmente ormonale da parte della donna.
William scopre casualmente che il fuoco è in grado di far fuggire a gambe levate la ninfomane d'epoca.
Il sonno di Susan, agitata per un incontro roccambolesco con Peter, il sosia di William, viene allietato da immagini spirali con la serva mulatta. Anche quel sapore etnico presenta un retrogusto amaro... Destatasi, ella si aggira per i corridoi di un castello ove strani riti si compiono.
Horror erotico visionario questo "Nuda per Satana" di Paolo Solvay, che sembra un'estremizzazione de "La casa stregata" di Corbucci, ma in realtà è precedente di ben otto anni. Interessante, in certi momenti, risulta la fotografia. Altre comunque sono le analisi della rubrica...
La servetta variegata viene frustata per ben un minuto, con contorsionismo piacevole. Rita Calderoni riesce benissimo ad assumere il ruolo sia della meretrice sia della vittima. Paolo Solvay ne esalta soprattutto il lato edipico.
Numerose risultano le pose plastiche...
La componente comica involontaria è esaltata da James Harris, con quel suo aspetto che ricorda, come già detto, il Dorelli del film di Sergio Martino. Momenti magici vengono regalati anche da Stelio Candelli, quando interpreta un ingrifato Peter, o da Renato Lupi nei panni di un maggiordomo demente e cane da guardia del diavolo.
Vogliamo forse privare il ragno gigante di una piccola comparsa in codesto articolo?
4 commenti:
Ahahah l'immagine di Dorelli è geniale :-D
Mi sembra un ghiotto film perfetto per i Lotofagi ;-)
Alternare il sexploitation con l'horror erotico è fantastico, specialmente con perle come questa :) Dovrei iniziare una nuova rubrica gemella di "La Pupa e... l'Altro", ma gemellata con il blog western ;)
Complimenti per il tuo viaggio nel cinema Women in Prison ;)
Alla fine ti convincerò a raccogliere i post in ebook tematici, veri scrigni contenenti i tesori italiani di genere ^_^
Troppo buono Lucius :)
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