lunedì 11 gennaio 2016

Sergio Bonelli Editore: "Coney Island", tra hardboiled e urban fantasy.





     Coney Island, anni '20. Jack Sloane è un detective tosto. Tosto come il tirapugni usato per tenere il tempo durante le lezioni di canto che organizza per i sospetti.




 Sloane non è un vero e proprio solitario. Uscire in compagnia piace anche a lui, ma ognuno si sceglia la compagna adatta al proprio stile di vita.




 Qualcosa di bello può entrare anche nella vita di uno sbirro lavoro-casa-bar. Qualcosa di biondo e slanciato che ti invita a una serata spensierata nella gioiosa Coney Island!




 Dopo una serata non proprio riuscita, Coney Island tornerà a sussurrare il suo nome all'orecchio del detective Sloane. Non sarà un cinguettio solitario, ma un vero e proprio madrigale, poiché, insieme al nome di quel pazzo quartiere, saranno altri i nomi sussurrati. Nomi di malavitosi. Gangster legati al traffico di whisky e ad Al Capone.
 Tutte quelle vocine condurranno agli splendidi occhi di Brenda!




 "Coney Island" (link Amazon), miniserie in tre albi pubblicata tra marzo e giugno 2015, presenta tutti gli stereotipi cari al genere hardboiled. Avremo il detective scapolo e burbero, la pupa divisa tra bene e male, le guerre tra le diverse famiglie mafiose e sparatorie da mozzare il fiato.
 L'opera si contamina lentamente con una spolverata di urban fantasy. La cittadinanza attiva è un concetto importantissimo nella nostra società, ma negli anni '20 è pura avanguardia sperimentale. Un gruppo di amici e colleghi indosseranno i panni di eroi utilizzando le loro particolari capacità. Ciò che va bene sul palcoscenico, può andar bene anche sulla strada. Del resto, siamo a Coney Island, dove tutto è possibile!




4 commenti:

Lucius Etruscus ha detto...

Oddio, c'è pure il cinese! Ho ancora gli incubi per aver letto le storie bonelliane di metà Ottocento coi cinesi, eterni nemici di Tex, e non so se resisterei a quelli di inizi Novecento...
Il mio pregiudizio verso la casata bonelliana mi tiene lontano da queste pubblicazioni, ma ti ho letto con piacere :-P

Ivano Satos ha detto...

Ti confesso che il cinese è un diversivo, far capire senza dire ;)
Con la Bonelli ho un rapporto di amore/odio, ma ultimamente mi sto particolarmente fissando su alcune delle sue ultime pubblicazioni. Ce ne sono alcune che valgono parecchio e che rappresentano un'ottima evoluzione del fumetto italico.
Grazie Lucius, sempre gentilissimo ;)

Nick Parisi. ha detto...

Devo dire che la Bonelli ultimamente sta facendo di tutto per svecchiarsi, pur mantenendo le sue caratteristiche di base. Non è facile, anche per questo operazioni come questa vanno apprezzate, nonostante le inevitabili pecche.

Ivano Satos ha detto...

Verissimo Nick! Alcuni western usciti per la collana "Le Storie", ad esempio "Il Prezzo dell'Onore" di Fabrizio Accatino e Paolo Bacilieri, possono competere benissimo con gli stranieri pubblicati da Editoriale Cosmo.