giovedì 28 maggio 2015

La pupa e...l'Altro: Nadia Cassini in "Io zombo, tu zombi, lei zomba" di Nello Rossati ovvero "Posso mettere lo morto mio nello tuo loculo?"







Mentre un becchino, Renzo Montagnani, sistema il suo campicello crociato, il ciclista Cochi Ponzoni decide di sradiare lungo il viale. In quel momento sopraggiungon due automobilisti opposti, Daniele Vargas e Duilio Del Prete. L'unione trittica la morte ampliando la quotidiana laboriosità del povero becchino. I parente dei veicolati vengon da fuori e lui dovrà vegliar li morti fin dopo la mezzanotte.
 Menomale che ha da terminare il libro "La Vendetta dello Zombi". Leggendo ad alta voce pronuncia il fatidico rituale voodoo: <<Dio della morte Ponzie Pò - Sto cadavere chi lo vo? - Te lo chiede lo stregone per condirci il minestrone - Dammi un morto di giornata che ci faccio la frittata...>>.
 Li morti si rianimano e Montagnani vedendoli muore di infarto. Nel loro percorso d'autocoscienza i tre rinati leggon lo stesso incantesimo, trasformando quindi anche il Montagnani in uno zombi che li illumina sulla loro nuova condizione. Cominciano quindi a camminate in stile tetanico e, dopo aver razionalizzato certe inibizioni, accettano di mangiare carne umana per non morire di fame per l'eternità... Per facilitar l'ardua impresa antropofaga, i Cannibal Four si recano al motel della zia del Cochi, l'eczemica vecchia more sul colpo. I Dead Four decidono di approfittarne e si fingono gestori del motel.
 Tra piccole pesti, beccamorti, mariti maltrattati, malati cronici e madri iperprotettive spunta lei. Emisfero boreale e australe. Lei! Nadia Cassini!  Cassini!  Cassini! Cassini! Cassini! Cassiniiiiiii!!!!!!!!!!!!!!




martedì 26 maggio 2015

Medda & Casini - Digitvs Dei





      Il rito ha compiuto il suo effetto. Le catene, che cingono il corpo del demone urlante, si spezzano liberando l'aborto immondo. Le sue urla risuonano per l'Ade come glorificazione della sua vittoria. Per sei ore egli sparge odio e morte sulla città. Un'orda di cavallette che divorano la vita altrui e la propria. Un'epidemia di suicidi e omicidi. Alla fine il demone si ferma a contemplare compiaciuto il frutto del suo agire. La settima ora di una genesi inversa.



lunedì 25 maggio 2015

Arte Malata: Vanni Cuoghi


Queste immagini sono dedicate a Nocturnia
e alla serie di articoli "La Leggenda delle Masche"






mercoledì 20 maggio 2015

Alessandro Girola - Isole del Terrore




     Alessandro Girola sforna un nuovo ebook in cui l'impalpabilità del male si insinua nella fluidità delle acque marine. L'autore, dopo Navi Fantasma e Specie Dominante, pubblica Isole del Terrore, raccolta che comprende i due racconti Nada e Il segreto dell'isola. Ma l'opera può essere collegata a quel filone, definibile come Reporters Survival, che comprende Il Dittico di Mondo Delta ( Il Treno di Moebius e La Nave dei Folli), Il PalioIl Ranch.



lunedì 18 maggio 2015

La Pupa e... l'Altro: Susan Hemingway in "Confessioni proibite di una monaca adolescente"






     Due giovincelli corrono per una selva portoghese rinascimentale. L'infoiamento causa azzoppamento del masculo inseguitore che si contorce a terra per il dolore. Maria Rosalia Coutinho (Susan Hemingway) corre al capezzale dell'ugolante ferito il quale ne approfitta per stenderla supinamente. Padre Vicente da Silva (William Berger), che ha tutto osservato nascosto dalle fresche frasche, interviene tuonando indicibili tormenti infernali e anali contro il ragazzo e convincendo la sedicenne a farsi accompagnare a casa.
 Lo fraticello sfrutta il senso di colpa e di inadeguatezza della madre di Maria, unica responsabile della fanciulla, e la convince ad affidare la figlia al convento di  Serra D'Aires. Per tutta la durata della trattativa, il sandalaio cordato riesce a spillare pure i risparmi della povera donna da utilizzare come dote, la dolce Maria osserva con languido sguardo strappa  culottes quell'uomo di Dio venuto a salvar la soa anima.
 Al convento conosce la Reverendissima Madre. La santissima donna controlla fremendo l'inobliteratezza de lo carneo sipario. La verginità è elemento essenziale per essere accolta nelle misericordiose braccia del convento, dove le novizie sacrificano la loro purezza e il loro corpo al Signore.
 Secondo passaggio di questo percorso è la confessione innanzi a Padre Vicente. Con la perseveranza di un inquisitore, il cappuccino cerca di carpire qualsiasi informazione riguardo atti impuri compiuti dalla giovane Maria. L'innocenza della ragazza crea una frustrazione pressoria che quasi induce l'esplosione di quel tabernacolo ligneo. La descrizione di un sogno, dipinto dalla dolce vocina di Maria, libera finalmente il sacchetto scappucciato con la maestria di un sommelier.




mercoledì 13 maggio 2015

Marco Siena - Scava Quella Fossa





     Ci sono presenze che opprimono la tranquillità domestica. Fantasmi, poltergeist, suocere, menarca aggressivi, fidanzate herpes, menopause nevrotiche... e amici ingombranti come un fecaloma. Quest'ultima entità espansiva si muove nella casa di Flavio. Anzi, sprofonda nella poltrona di Flavio con il suo deretano all'uranio impoverito. Non bisogna essere un nazionalsocialista per sentire lo spazio vitale che si prosciuga sotto l'alito di un brachicefalo. 
 Spago, questo il nome dell'invasore, non è l'unico intruso in quella casa. Spago è quello volontario ma ve ne anche uno involontario. E' difficile infatti che qualcuno scriva nelle sue ultime volontà di essere impacchetato in  un congelatore...
 Se la carne non è frolla le mosche ronzano altrove. Il commissario De Luca, proprio come il dittero accerchiante, si interesserà di una certa scomparsa con il suo volo sempre più radente.
 Siete pronti vero? Potrete avere le migliori carte in mano. Potrete sentirvi sicuri con i vostri gradini colorati. Alle fine di questa storia, in cui il Siena fonde magistralmente ironia, giallo e horror, guarderete inebetiti la vostra scala trasformarsi in una doppia coppia nera di otto e assi. Guardatevi le spalle quindi, il bluff sarà nella vostra stessa mente. Un bluff che il Siena nutrirà insieme alla vostra sicurezza, fino a stupirvi con l'esumazione di quell'assurdo segreto.

lunedì 11 maggio 2015

"Arrivederci amore, ciao" da Massimo Carlotto a Michele Soavi.





    Giorgio Pellegrini osserva la nuca del suo connazionale. In quel campo, sperduto nella foresta amazzonica, sono due gli italiani fuggiti dalla giustizia del loro paese d'origine. Giorgio osserva la nuca dell'italiano e preme il grilletto. Il foro crea un corridoio che collega i due piani opposti. Un foro che svuota l'acquedotto di Silvio ma accoglie in se l'acqua del Rio delle Amazzoni, creando come uno stanco geyser in attesa di affondare.
 Erano giunti insieme in America Latina dopo quell'attentato finito male, un'attentato che era costato la vita a un metronotte. Ora Giorgio è stanco di quella vita. La guerriglia è ben diversa dalla rivolta borghese della sua adolescenza.
Attraverso un percorso di donne illuse, tradimenti e ricatti, giunge nuovamente in Italia dove si costituisce. Se le sue minacce sono state efficaci, un compagno ergastolano dovrebbe rivendicare la responsabilità di quell'attentato per scagionarlo, evitando quindi che lui parli di persone  su cui la giustizia non ha mai nutrito alcun sospetto.
 Ferruccio Anedda, pezzo grosso della Digos, non è un deficiente. Ha saputo della trattativa con gli ex-compagni e costringe Giorgio a passargli tutti i nomi in cambio della promessa di non rivelare al giudice certe informazioni. Anedda vuole preparare un archivio da utilizzare appena il movimento ricominci con la sua strategia violenta. Una lista del genere potrebbe sempre servire.
 Come può sempre servire il periodo di carcere che Giorgio si fa a San Vittore, prima di essere rilasciato grazie al compagno che ha deciso di pagare per lui. I legami che si instaurano dietro le sbarre, compresi quelli con i secondini, possono sempre tornare utili. Anche se alla fine sei proprietà della Digos, come sostiene Anedda, il cui fiato è sempre sul suo collo.



venerdì 8 maggio 2015

"Custodes Bestiae" di Lorenzo Bianchini






     In un mercato dell'antiquariato, il professor Giorgio Dal Colle osserva attentamente alcune foto in vendita. Decide quindi di acquistare l'intero blocco.
 L'uomo, che ha compreso l'origine di quelle foto, si reca nei sotterranei di un edificio, aprendo poi un varco in una diramazione bloccata. Raggiunta la fine del corridoio inizia a scattare alcune fotografie.
 Tornato a casa, si incontra con un giornalista a cui tenta di spiegare l'importanza della scoperta effettuata. L'improvviso sopraggiungere di uno sconosciuto sconvolge i piani dei due uomini. Il professore fa nascondere il giornalista a cui da il compito di custodire le foto.
 Il giornalista, sentita la messa in moto della macchina del visitatore, esce dal suo nascondiglio. Non trovando traccia di Dal colle, decide di tornare a casa.
 Il professore risulterà irreperibile sia all'università sia all'appartamento. Il giornalista deciderà di indagare sulla sua scomparsa partendo proprio da quelle fotografie.

 Il vecchio, il vetusto, sono elementi che ritornano nelle opere di  Lorenzo Bianchini. Gli edifici abbandonati, anche se affacciati su vie popolate, conservano un'aurea di mistero e pericolo. E' come se inglobassero la persona in un disorientamento labirintico, una sorta di scambio osmotico invariabile, obbligatorio, non omissibile. Con una sovraesposizione alienante.



giovedì 7 maggio 2015

Germano Hell Greco - Le Bambole del Latemar





     Argy è una studentessa di Storia dell'Arte a Torino. Decide di  recarsi ad Obereggen per conoscere Bachmann, l'artista eremita che ha scolpito il crocifisso conservato nella chiesa di Sant'Albuino. Argy vive a Torino ma è nata proprio in queste zone dove è tornata per una ricerca inerente il suo dottorato.
La cripta, in cui quell'oggetto viene esposto, è come una camera di condensa di energie arcaiche. Un amplificatore di  urla partorite da quell'oggetto ligneo, digerite e riflesse da funerei accoliti di una messa  allucinante. Le sapienti mani dell'eremita hanno scolpito un mausoleo all'angoscia cristiana, un'operta pulsante attraverso cui le spine cingono il capo dei fedeli. Attraverso cui i chiodi lacerano la carne. Un crocefisso generato dallo Scultore di Agonie.

martedì 5 maggio 2015

Alessandro Girola - Il Ranch







     Emilio Condelli, scrittore esperto in criminologia, riesce ad aggiudicarsi il notebook di Antonio Roder, il Cannibale di Sesto San Giovanni. La vetusta scatoletta informatica è giunta per vie traverse agli organizzatori dell'asta dopo il fallito tentativo di arresto conclusosi con il suicidio di colui che aveva ucciso e divorato la propria compagna
 Rifugiatosi finalmente nella tranquillità del suo appartamento, lo scrittore comincia ad esplorare quella possibile miniera di informazioni. La ricerca risulta infruttuosa. Sono presenti delle poesie ma esse sono già state pubblicate, essendo presenti anche nel pc dell'ufficio in cui lavorava il divoratore alienato. Nient'altro. Tranne che quella email. Una semplice email in cui splende l'invito per accedere ad un forum, "Il Ranch".
 Innanzi agli occhi di Emilio si aprono le porte di un ambiente rurale, e quasi biblico nella sua scenografia. Peccato che in quella stalla, così sapientempente descritta da numerose fotografie, non vi siano orgogli italici come la Varzese, la razzeta d'Oropa o la Savoiarda. Ne vi è presenza del palcato Giuseppe.
 Emilio osserva foto che ritraggono una ragazza nuda, tenuta al guinzaglio da un lazzo. Snella. Pallida. Ai piedi un pagliericcio. Emilio capisce di essere giunto ad un asta ancora più estrema di quella appena abbandonata.