domenica 1 novembre 2015

La Pupa e... l'Altro: Milf Royal Rumble con Patrizia Webley, Marina Hedman e Mariangela Giordano, ovvero dalla "Malabimba" a "La bimba di Satana" di Andrea Bianchi/Andrew White/Alan W. Cools.





"La Pupa e... l'Altro", rubrica frutto di supercazzola ed erotomania, analizza due opere del regista Andrea Bianchi alias Andrew White alias Alan W. Cools, ossia  "Malabimba" e "La bimba di Satana".


     La medium si contorce come una fiera ebbra di sangue. Sente una presenza. Le sue nari vibrano mentre i suoi occhi si espandono come per fagocitare ogni cosa.
<<Una donna!>> 
Cerca di resistere. I quadri cadono e le porte cigolano.
<<Non ti voglio!Vattene, mi fai paura!>>
 Urla. Come se fosse al cospetto di Satana in persona. Ormai è troppo tardi. Lo spirito la possiede. Le sue pupille vagano tra quei parenti che hanno difeso il cerchio fino alla nausea.
<<Pervertiti, ipocriti, mignotte. State inzozzando il nostro nome.>>
Non solo la medium, ma tutta la casa è ormai in suo potere. Ogni cosa vibra, si contorce, vola. I vestiti si strappano. La sua gola geme, ma ora di piacere.
 Un piano che suona. Lo spirito è libero. Vaga per la casa. Sale le scale. Le tende sipariano il suo cammino. La porta si spalanca nella stanza di Suor Sofia (Mariangela Giordano). Lei è terrorizzata. La gola. Le manca il fiato. Torna a respirare. Ora geme, travolta dal piacere. Improvvisamente si desta dal travaglio dei sensi. Scaccia quello spirito.
  Nuovamente libero, ripercorre i corridoi. Ora giunge da lei. Bimba (Katell Laennec) è terrorizzata. Cerca di nascondersi, ma non può nulla...




 Il giorno successivo trascorre tranquillo. Nessuno sospetta nulla di quanto avvenuto la notte scorsa. Suor Sofia continua ad assistente Adolfo, fratello paralitico di Andrea Caroli, tenutario del castello e padre di Bimba. Lei, così come la ragazzina, non fa menzione della drammatica esperienza. La seduta spiritica era stata voluta da Andrea, nella speranza di contattare Daniela, la moglie ormai deceduta. In realtà è stato evocato lo spirito di Lucrezia, una lontana antenata infuriata con i suoi discendenti ipocriti.
 Il casato è ormai in decadenza. La moglie di Adolfo, Nais (Patrizia Webley), è l'intestataria del patrimonio del marito. Proprio per questo Andrea viene assillato dalla madre per sposarla una volta che diventi vedova. In questo modo il denaro resterebbe in famiglia, permettendo di liberarsi da quelle ipoteche che gravano sul castello.
 Durante la cena la situazione muta. Bimba, raggiante nella sua bellezza, comincia a sproloquiare a tavola e a palpare le protuberanze domestiche... Rifugiatasi in camera sua, viene raggiunta prima da Suor Sofia, che fugge dopo essere stata esplorata e sputata, poi dal padre, con cui si scusa in lacrime.






 Se la sera sono lacrime, la notte sono cariche... Andrea resiste al tentativo di seduzione da parte di Nais, che si rifà con l'avvocato Giorgio. Dopo essersi fatta schiaffeggiare e compressare, decide di dar pan per focaccia al damerino ultrarapido, grazie a una serie di grattoni sulla schiena... Entrambe le scene sono attentamente spiate da Bimba.
 Cosa ha il potere di interrompere un momento piacevole? Le frigide zitelle!!! In questo caso sarà Suor Sofia a distrarre Bimba dall'autopalpazione e dalla rimembranza duettale. Inducendo una crisi di ira ben comprensibile!
 Cosa può rimediare a questo stato di confusione adolescenziale psicoevolutiva? Un feticcio catalizzante! In questo caso un bell'orsacchiotto! Dopo questa scena, guarderete in maniera diversa Winnie the Pooh...




Non si vive comunque di soli orsacchioti in casa Caroli...




 Dopo il ritovamente dell'orsacchiotto virilizzato, il padre decide di parlare con la sua piccola scimmietta confusa, ma cambia immediatamente idea dopo che Bimba comincia a giocare con il tropicale frutto.
 Come insegna William Peter Blatty, se hai una figlia posseduta, nulla è meglio di un party! Basta che non ci siano astronauti e che la tappezzeria sia idrorepellente. In questo caso servirebbero dei potatori...
 Per rifarsi della tresca nata tra il padre e Nais, Bimba si reca nella stanza del Lincon Ryan candeggiato, dimostrando l'efficacia della medicina alternativa.
  Andrea decide di affidare a Suor Sofia la cura dell'anima di Bimba, visto che l'improvviso e inspiegabile decesso di Adolfo l'ha resa ricollocabile professionalmente. Quando la chiesa interviene nel ginepraio ormonale, le avventure non mancano di certo...




 "Malabimba" (1979) è un'opera in cui l'horror cede il passo a un erotismo boccaccesco, che spesso sfocia nel vero e proprio vintage hard, grazie a scene inserite ad arte durante il montaggio. Se l'erotico domina sull'horror, Patrizia Webley domina su Katell Laennec, acerba e troppo androgina. Impossibile quindi non indirizzare l'attenzione verso la Webley e il suo fisico sublime. Proprio lei ha indotto la virata milf della recensione, inizialmente intitolata "Katell Laennec Vs Jacqueline Dupré, ma non essendo troppo legato a quel tipo di lolosità, sono naufragato tra altre carnee curvosità. Ditemi voi se erro...





 Andrea Bianchi sforna un remake di tal opera nel  1982. Se con "Malabimba" aveva usato lo pseudonimo di Andrew White, ora egli preferisce il meno ovvio Alan W. Cools.






     Il film ha inizio con massaggi globulari e arcate ascendenti di curvosità femminee. Maria Aguilar (Marina Hedman) tormenta, come candida neve, lo splendore tonico della novizia Sol (Mariangela Giordano).

 Il corpo di Maria Aguilar (Marina Hedman), moglie di Antonio (Aldo Sambrell), viene vegliato dai suoi cari all'interno di una sala del castello. Gli sguardi ostili, scambiati tra i presenti, vengono interrotti dall'arrivo di Miria Aguilar (Jacqueline Dupré). Mentre la bimba pone un crisantemo sulla salma della madre, uno spasmo contrae quelle membra morte, strappando un grido alla figlia sconvolta.
 Sol, dopo aver tranquillizzato Miria su quello spasmo naturale, può finalmente recarsi nella sua stanza per esibirsi nello spettacolino serale di cui usufruisce Ignazio, fratello spiderato di Antonio che moltiplica, come un Cristo carnivoro, i quarti esposti.
 Mentre il desiderio travolge Ignazio, il maggiordomo Isidro è travolto dallo spirito di Maria. Egli compie, nei sotterranei del castello, un rito con annesso gallo sacrificale. In quello stesso sotterraneo vaga Miria, guidata dalla voce della madre. Giunta vicino alla salma, ella le scopre il volto. In quel momento, un urlo risuona agghiacciante nel castello.
 Accorsi nei sotterranei, Antonio e Sol soccorrono la piccola. Consultatosi con il dottor Juan Suarez, il padre decide di farla ricoverare l'indomani nella clinica del dottore. Quella stessa notte, il dottore muore a causa di un incidente verificatosi durante il tentativo di imbalsamazione della salma di Maria.
Isidro, costretto da Antonio, porta la salma del dottore nei sotterranei, al fine di inumarlo in segreto. Sempre  in quei budelli oscuri, egli effettua un rito per liberare Miria dal male. Il rito ha effetti abbastanza ambigui...




  Il richiamo della madre è sempre il più forte! Miria scende quindi nei sotterranei e rianima una mummia che uccide il povero Isidro.




 Le improvvise morti fanno insorgere non pochi atteggiamenti paranoici tra gli inquilini di quel castello. Antonio comincerà a sospettare di Sol, soprattutto per una certa simpatia tra lei e Maria, mentre la novizia comincerà a sospettare del vedovo, che continua ad assaltare il suo voto di castità. La paranoia di Antonio coinvolge in realtà un po' tutti, compreso il suo fratello paralitico. Sarà vero che ha fornicato con la cognata? In tal caso varrebbe "la legge della maniglia, prima ti fai la madre e poi la figlia".




 In questo remake, Bianchi cerca di enfatizzare la componente horror, relegando verso la fine un po' di sano dondolio cervicale. Il problema è che questo desiderio induce la scomparsa di tutti quegli elementi gioiosi del primo film, la ricerca da parte di Bimba di un dildo facente funzioni è esilarante, per creare un ibrido insapore, ma speziato da Marina Hedman e Mariangela Giordano. Anche la lolita Jacqueline Dupré risulta adeguata. Nonostante comunque la splendida tonicità di Mariangela Giordano, avremo un'ipertrofia gonadica tessutale atta a divenir donatori per orsetto di Bimba. In definitiva più divertente "Malabimba" e più stimolante Patrizia Webley.




2 commenti:

Lucius Etruscus ha detto...

Conoscevo la Bambina di Satana solo per la locandina, non sapevo nulla né della trama né del remake. Splendida chicca e ovviamente approvo la preferenza "giunonica" ;-)

Ivano Satos ha detto...

Il desiderio di creare un'opera alla Jess Franco ha ucciso l'unica componente interessante del primo film, escludendo naturalmente quella valchiria di Patrizia Webley, ossia la comicità. Sapevo che la bionda giunonica ti avrebbe colpito ;)