lunedì 21 dicembre 2015

Lucius Etruscus - Fuoco e Fango






     Quando si è nati mattatori lo si è non solo a teatro, ma in tutti quegli spiazzi sociali messi a disposizione dalla vita. Il palcoscenico per Giona è la vita stessa, che sia scenografata da un campo di battaglia o da un postribolo sotterraneo dove si effettuano scontri tra uomini e zombie. Un postribolo il cui nome è Hexagon!
 Da questo palco tentatore, egli schiaffeggia e sollazza il pubblico, trascinandolo nell'impresa folle di combattere con  "lenti ebeti" cadaverici. Anche nella Roma papale l'occupazione è un lusso, qual miglior modo di selezionar la fiumana di aspiranti guardiani dell'area di Castel Gandolfo se non con una prova pratica? Del resto il loro compito sarà proprio quello di difender la zona dai putrefatti ambulanti che strascicano per  Roma e dintorni.
 L'esercito di morti viventi, voluto dal Papa per contrastare la resistenza della Repubblica Romana, non è stata proprio una mandria facilmente controllabile, soprattutto se anche i rivoltosi sono stati in grado di generare quest'arma fagocitaria.
 Per contrastare quest'epidemia, Giona deve infoltire quell'armata eterogenea che si porta dietro, arricchita ora non di una sola unità repubblicana, la letale Sfregiata, ma di ben due, grazie a Carlo Pisacane che ha deciso di esser lor ospite. A questi si aggiunge un erculeo monco.
 La legge delle dinamiche di gruppo risulta comunque eccentrica. Se chi va con lo zoppo impara a zoppicare, chi se la fa con il monco resta moncato... Di quale estremità può esser amputato il gruppo del Giona? Dato il periodo maschilista, a esser rapita non può che esser la Sfregiata!
 Giona non può certamente permettere un affronto del genere, non per amore verso la povera rapita, ma per non rovinare un'armata costituita da un uomo acciarino, un cosacco, un monco e una gabbia su ruote piena zeppa di zombie. Una donna col viso deturpato ci vuole!


 Le interazioni tra i personaggi sono talmente ambigue, che questi sembrano quasi separati da un labirinto di specchi immateriale. Ogni atto risulta distorto e figlio di un'empatia psichiatrica, che rasenta il sadismo nel caso di Giona.
 In "Fuoco e Fango", Lucius Etruscus genera un assedio Royal Rumble dove i vari personaggi si passano un cliffhanger esplosivo, il cui dono induce una spinta d'aerosol esilarante ad andamento esponenziale!!!




2 commenti:

Lucius Etruscus ha detto...

Grazie di cuore per le belle parole: Giona ti offre uno dei suoi sigari :-P

Ivano Satos ha detto...

E' stato divertentissimo leggerlo!!! Accetto con molto piacere un buon caraibico ;)