Fine 2015: Nasce la COSMA, Congregazione degli Stati Musulmani Alleati, entità transnazionale che vuole imporre la rivoluzione jihadista in tutto il mondo.
Inizio 2016: Papa Bergoglio muore all'improvviso. Il suo successore, Leone IX, è un intransigente conservatore, convinto sostenitore dell'inevitabile scontro di civiltà a cui il mondo sta andando incontro.
Inverno-Primavera 2016: Una lunga serie di attentati di matrice islamico-fondamentalista sconvolge gli Stati Uniti. Sono episodi singoli e di piccola portata, ma imprevedibili e in un'escalation senza precedenti.
Luglio 2016: Il presidente USA Rick Santorum nuclearizza Teheran, giudicata dagli esperti "la centrale del terrore" e la sede dei vertici COSMA.
2017: Uniti da un profondo desiderio di vendetta, i capi delle varie fazioni della COSMA trascinano gli stati islamici moderati in rivoluzioni teocratiche. Nel giro di qualche mese la Congregazione si allarga a molti, importanti paesi.
2017-2018: Il nuovo presidente americano Romney si impegna con gli alleati europei in una lunga campagna di terra al fine di limitare il dilagare della COSMA. I risultati sono però deludenti.
Primavera 2019: Un gruppo di autarchici americani tenta un golpe non violento negli USA: Mentre Romney pone rimedio all'inaspettata emergenza interna, la COSMA sferra un violento attacco al paese europeo più esposto, l'Italia. Nel giro di pochi giorni viene effettuata un'invasione con mezzi navali, aerei e di terra.
Autunno 2021: Da due anni l'Italia è un governatorato islamico. Abbandonata dagli ex alleati, la penisola prova sulla propria pelle la crudeltà del dominio straniero.
Ma non tutto è perduto, finché c'è qualcuno che vuole ancora combattere l'invasore...
Una nuova dominazione sulla terra che fu dei Cesari. Una nuova dominazione sulla terra da cui la sete di conquista sorse come bocciolo divino. Una terra su cui ora i minareti attentano all'Europa come nuove V2. Il continente degli usurpatori diviene ora la colonia di un nuovo impero. Il giardino del Grande Islam.
2021.
Tra le strade notturne di una Roma che pare il frutto di un Rossellini paranoico, muove i suoi passi Gabriele Nanni, ex tenente dell'Arma rimpatriato di nascosto dopo la disfatta di Damasco. Nanni ora è uno dei nuovi servi alla merce dei connazionali svenduti allo straniero, un operaio costretto a lavorare per il nemico levantino sotto il controllo dei collaborazionisti.
Il suo desiderio di continuare la lotta, il suo orgoglio che stride con la razionalità derisoria. Ma la vita non è un burattino lobotomizzato dalla razionalità. Nella vita spesso bisogna sceglie se essere uomini o cani.
Grazie ad un ex-commilitone, Nanni riesce ad entrare in contatto con i membri della resistenza. Una sorta di riabilitazione spirituale comincerà a manifestarsi. Il senso di giustizia diviene ora disgiunto dalla semplice appartenenza nazionale. Il senso di giustizia diviene intimo e quindi più puro. Una missione al limite del suicidio attenderà Gabriele e i membri della resistenza.
Alessandro Girola, in Jubilaeum Jihad, accende una luce soffusa su Roma. Una luce simile a quella tanto temuta durante l'occupazione nazista. La luce che diveniva rivelatrice per gli aerei alleati e la loro sete di distruzione. Proprio questa luce tenue, compressa tra stranieri invasori e cittadini sedati, dona delle sfumature tanto care agli spymovie in B&N più che ai film di fantapolitica con cui l'opera è naturalmente legata.
Ben preso però le cose cambiano. Il rilassamento tipico del mimetismo spionistico cede il passo all'azione. La bradipnea alla tachipnea. Da Le Carré a Clancy o all'ultimo Forsyth.
Come questi maestri della spy-story, il Girola non ci offre un percorso lineare di semplice glorificazione del giusto. Egli sparge con le sue ricche mani peccati e virtù in un'ebrezza di razionale umana conoscenza. Potremo giocare ai navigatori profetici cercando di intuire svolte repentine ma rimarremo agghiacciati da un'evoluzione inimmaginabile.
Soundtrack Ideale: Miles Davis - Bitches Brew
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