giovedì 29 gennaio 2015

Lucius Etruscus - Chi muore per primo muore due volte





    Da quando Pio IX ha liberato i morti dal giogo loculare, per abbattere la neonata Repubblica Romana, il terreno non è mai stato così finemente dissodato. I riti esoterici sono come le ricette della nonna e passan di mano in mano anche al di fuori dei legittimi eredi. Così è avvenuto per i segretissimi riti di zombizzazione in mano al Vaticano. Il generale Roselli, scoperta la magagna, ha cominciato anch'egli a sfornare morti . Forse il nuovo ricettacolo, grazie al  Nizzardo Malpelo, è ora custodino nel monastero di Pietrarubbia.


 Giona sei colpi e la sua rustica spalla, la Sfregiata armata di picca rotante, decidono quindi di indagare. Al monastero vengono adescati da fra Girola che li prende subito in simpatia. Pensando di esser in terra amica, i nostri eroi rilasseran le loro membra per poi accorgersi che li frati non son proprio caritatevoli e che forse forse il Papa banchiere non aveva tutti i torti. I fraticelli infatti si mostran alquanto inquisitori in curiosità e metodi. Sembrano quasi cascati nella casa sicura degli sbirri di L.A. Confidential. Ma Giona riesce a trasformare anche una via senza uscite in una location di street-(pop)art.
 Quel monastero è peggio di una matrioska. Al suo interno i segreti e i colpi di scena gareggian in un Armageddon Death match, o in un Survival Gang Bang, per il raggiungimento del primato dell'assurdo e dell'ilarità.

 L'Etruscus, in Chi muore per primo muore due volte, trasforma il Giona in un Brancaleone irresistibile con un'armata che sembra uscita da una fattoria di Barboni. La sua lucidità pare annebbiatasi col tempo, mentre i suoi cliffhanger sono sipari in fiamme che inceneriscono quasi all'istante per il soffio della nostra vista che capolina nell'ansia di conoscer il proseguimento della storia. Un medieval weird western in cui Giona risulta quasi umano mentre la Sfregiata "non è più la Sfregiata di un tempo"...

Questo racconto rientra nel progetto di scrittura collettiva "Risorgimento di Tenebra", ideato dal gruppo Moon Base.




Soundtrack Ideale: Hillbilly Rawhide - Ramblin' Primitive Outlaws




Le altre opere del ciclo di Giona Sei-Colpi:
1 La notte dei risorti viventi
2 Fratelli di fuoco
3 Anita Nera
4 Anita Nera: Voglio la testa di Garibaldi



Sempre dell'Etruscus vi segnaliamo il suo ultimo romanzo, "Le mani di Madian (Una indagine di Marlowe)", e il saggio "Arpe e il Trattato dei Tre Impostori (Storie da non credere 3)"



Le mani di Madian (Una indagine di Marlowe)

Il misterioso scrittore di successo che si firma solo Madian organizza un’intervista esclusiva con l’indagatore dell’occulto Daniele Arena, durante la quale gli mostra la propria mano destra e rivela... che quella non è la sua mano.
Inizia una storia oscura in cui ci sono mani che creano, come quelle di uno scrittore, e mani che distruggono, come quelle dell’assassino che (forse) sta colpendo delle donne che hanno un solo punto in comune: hanno tutte partecipato ad una traduzione misteriosa.
Ci sono mani che traducono e mani che sfogliano libri alla ricerca della finzione più grande di tutte: la verità. Sono le mani dell’investigatore bibliofilo Marlowe (no, non “quel” Marlowe), che viene ingaggiato perché solo chi studia la finzione letteraria potrà capire realtà.
Per la prima volta il personaggio nato sulle pagine di ThrillerMagazine appare in un romanzo, alla ricerca di una verità che giace sanguinante... nelle mani di Madian. -
Recensione Beati Lotofagi



Dalla fine del Cinquecento fino ai nostri giorni l’Europa è attraversata da un mito irresistibile: l’esistenza di un Trattato sovversivo che osa scagliarsi contro i tre profeti delle principali religioni monoteistiche (Mosè, Gesù e Maometto) accusandoli di essere tre “impostori”. Dopo più di un secolo di bisbigli e sotterfugi, di avvistamenti e fraintendimenti, finalmente agli inizi del Settecento qualcuno afferma a gran voce di averlo trovato, ma prima di presentarlo al giudizio degli esperti racconta l’immancabile roboante storia del suo ritrovamento, una storia incredibile... una storia cioè “da non credere”. -

La collana “Storie da non credere” si occupa di truffe librarie o comunque di vicende legate a fenomenali ritrovamenti accompagnati da storie più attinenti alla sfera della fiction che alla realtà. Da secoli libri incredibili sono accompagnati da storie incredibili... che spesso sono appunto “da non credere”. -
 Recensione Beati Lotofagi





Nessun commento: