Dj
Jazz non può far altro che chiedersi per quale motivo non lasciare
questo sporco lavoro e tornare al Sud. In fin dei conti un
afroamericano di New Orleans non potrà mai sentirsi a suo agio a
fare lo speaker notturno in una stazione radio a Little Wood. Little
Wood, confine con il Canada. Little Wood, un'estate in cui non fai
neanche in tempo a finire i preliminari ed è già morta e mentre ti
rendi conto di essere un necrofilo stagionale l'inverno ti stupra con
la sua immobilizzante e rigida eternità.
Ma in
realtà Jazz si trova bene a Little Wood. Un posto dove gli abitanti
pensano solo ai fatti loro e poi due ragazze stupende con cui
dividere le ore di lavoro... Katy la psico e Isabelle una dei due
tecnici della trasmissione notturna di Jazz.
Forse è
meglio dire che si trovava bene a Little Wood. Dopo la morte della
star locale, William Heart, Jazz comincia a sentirsi un po' fuori
posto. E' vero che lui ha sempre accusato la pop star di ipocrisia e
vuoto artistico ma...
Pietro
Gandolfi crea con William Killed The Radio Star un'ambientazione
claustrofobica in cui noi reduci e appassionati degli horror movie
anni '80 non possiamo che sguazzarvi come calliphoridae in ferita
purulenta. Una colonna sonora al fosforo bianco grazie al caro Jazz
allieterà la lettura. Lettura che sarà cruda. Molto cruda. I cadaveri saranno composti da un Goya erotomane. Le scene
splatter faranno venire in mente emorragie esofagee degne di una Regan
MacNeil cirrotica. Avete presente l'odore del sangue quando macellate
un'animale o tagliate la carne appena acquistata? Bene,
moltiplicatelo per mille e unitelo al puzzo di putrefatto che magari
avrete sentito incontrando una carogna in qualche escursione. WKTL,
la radio di Jazz, sarà dipinta a doppia mano da tale lezzo ematico.Un mattatoio circondato da un pallido inferno di neve.
Inizialmente vi sembrerà di vivere la normale vita di provincia, una
quotidianità semplice, sentendo a poco a poco uno spillo penetrare
lentamente prima in maniera impercettibile e silente nella vostra
pelle fino a farsi strada tra la vostra viva carne, tra i vostri
muscoli e le vostre arterie. Per poi giungere fino all'osso delle
vertebre raggiungendo il midollo spinale. A quel punto le contrazioni
saranno incontrollabili e vi costringeranno a girare pagina in
maniera ossessiva. Ma ciò che è stata la causa del morbo diviene
anche la terapia poiché dopo alcuni colpi di scena non potrete che
bloccarvi. Fermi. Immobili. Quieti. Come se quell'ago avesse reciso
completamente quel fascio di nervi e gangli. Ma è solo un momento.
La dinamicità riprende per terminare solo alla fine dell'opera come
quiete finalmente meritata.
Soundtrack ideale: King Diamond - Conspiracy (1989)
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