Un
supereroe con la lucidità di Bukowski e la libido di un Jack
Nicholson allupato si accomoda sul trespolo del Pencil per ordinare
un doppio malto. Un supereroe in costume che narra tra un cocktail e
un whisky la storia della sua vita. Un supereroe per cui il barman è
l'ultimo e l'unico salvagente. Una compagnia, un pubblico, un amico.
Lì fermo. Tanto non può muoversi.
Anche
per i supereroi i tempi cambiano. Anche per gli dei in maschera vi è
la svalutazione. I giovani più aggressivi si fanno avanti a
spallate. Per chi rispetta ancora le regole i tempi sono sempre più
bui.
I vecchi
tempi vengono raccontati con l'orgoglio di chi ha fatto la storia
partendo dalla gavetta nel porto contro le Triadi e la Mano Nera. Un
eroe capace di farti spezzare in due dalle risate ma con gli occhi
lucidi di intimo affetto.
DavideMana in Quattro colori parla anche un po' di tutti noi. I bei tempi
passano per tutti. Ognuno di noi ha un barista che lo sta aspettando.
Non è detto che sia permissivo come quello del Pencil. Magari
incontreremo un Boe non proprio cordiale.
Soundtrack
ideale: Charles Mingus - Pithecanthropus Erectus
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