La banda di briganti del Biondin è in fuga. I carabinieri del Regno d'Italia braccano i banditi da giorni, costringendoli a una fuga nelle desolate brughiere delle Baragge.
Dopo essere incappati in una banda di misteriosi predoni, comparsi dal nulla con uno strano seguito di animali impossibili e di macchinari bizzarri, i fuorilegge sopravvissuti allo scontro sono costretti alla fuga attraverso un portale dimensionale.
Ora il Biondin e i suoi uomini si trovano in un luogo che ricorda l'Inferno dantesco, braccati da automi omicidi, da gorilla volanti, da feroci centauri e da creature ancora più pericolose.
La loro unica salvezza è rappresentata da una guida d'eccezione, un novello Virgilio che pare disposto ad accompagnarli verso l'unica uscita dalla Valle del Flegetonte...
Dispersi nella Valle del Flegetonte, Biondin e i suoi compagni dovranno cercare di tornare alla "realtà" del loro mondo. Per far ciò sarà indispensabile ottenere l'aiuto dell'Eremita, l'unico in grado di poterli aiutare. Ma la vegetazione bagnata dal Flegetonte è flora multiforme. Tra le sue fronde l'ordine biologico viene torturato per rifrazioni e ricomposizioni prodigiose, popolando la Valle di bestie bizzarre e mortali.
Ma se la natura, fondendosi in amori impossibili e generando l'assurdità vivente di creature folli, risulta una singolare bestemmia contemporanea a Dio e a Darwin, la meccanica, che risuona il suo ingresso con cigolii e vapore, pare il frutto del genio di Leonardo corrotto dalla misantropia sadica.
Biondin, coi briganti suoi pari, dovrà affrontare incubi che neanche lo sterco del diavolo avrebbe potuto far germogliare.
Biondin, coi briganti suoi pari, dovrà affrontare incubi che neanche lo sterco del diavolo avrebbe potuto far germogliare.
L'associazione con l'inferno di Dante può esser immediata.
Le visioni da incubo, le languide anime dei dannati e la guida colta e paterna.
Il Biondin in realtà, nella sua seconda avventura, pare più un Odisseo che non un Dante passivo.
Il suo è un viaggio sì infernale ma fatto d'azione e intuito, di giochi psicologici, di forza e anche di emotività.
Si, proprio emotività.
Il Biondin vuol fare il rozzo brigante materialista, ma non sempre riesce a badar solo ai fatti suoi e a rispettar il Non ragioniam di lor, ma guarda e passa, come il suo predecessore non poté che fare...
Le visioni da incubo, le languide anime dei dannati e la guida colta e paterna.
Il Biondin in realtà, nella sua seconda avventura, pare più un Odisseo che non un Dante passivo.
Il suo è un viaggio sì infernale ma fatto d'azione e intuito, di giochi psicologici, di forza e anche di emotività.
Si, proprio emotività.
Il Biondin vuol fare il rozzo brigante materialista, ma non sempre riesce a badar solo ai fatti suoi e a rispettar il Non ragioniam di lor, ma guarda e passa, come il suo predecessore non poté che fare...
Biondin è un anarchico. La dicotomia fredda e razionale tra bene e male gli va troppo stretta. Biondin è un eroe western, non diverso dall'Uomo senza nome. Il Biondin all'inferno è un Weird West italico. Scontri, assalti, agguati e... continue fughe su di una terra sperduta, come l'ovest americano, ma che nasconde pericoli immani. Come fuorilegge in attesa di attraversare il Rio Grande, i nostri briganti scruteranno l'orizzonte passato nell'incubo di nuove creature e macchinari, certi che i segugi dell'inferno non vorranno abbandonarli.
Il Biondin all'Inferno non è solo Weird West! Biondin all'Inferno è anche planetary romance, steampunk, Risorgimento di Tenebra e horror chimerico!!!
Un'opera attraverso la quale il Girola ti rapisce completamente, creando una personale Valle del Conquistatore popolata dai suoi lettori ebbri e sazi.
Un'opera attraverso la quale il Girola ti rapisce completamente, creando una personale Valle del Conquistatore popolata dai suoi lettori ebbri e sazi.
Nessun commento:
Posta un commento