CristoFiction. Tutte le star sono fatte per essere manipolate. La loro essenza è duttile, malleabile, nelle nostre menti. Nel quotidiano non facciamo altro che trasformare la realtà in qualcosa di più aerodinamico per far sì che meglio si insinui tra il putridume delle nostre vite. Principesse ninfomani scremate in vestali di culti focolareschi; presidenti giovani, belli, biondi e democratici che hanno sparso napalm e colpi di stato, ma vengono usati come hashtag di partiti sbiancati ed ex-senili(?), clown insigniti di missioni divine e sottoposti a vestizione alla maniera di moderni Parsifal... Come potrebbe il Cristo esimersi da questa rivisitazione pop?
Anche il Cristo sfila, come splendida soubrette, sotto le calde luci dei reality per esser trasformato in qualcosa di più umano o ancor più mitico e impalpabile. Magari la trasformazione può esser finalizzata per un McSeller ad uso e consumo di esoteristi di bocca buona, come l'opera di Notovich ispiratrice del saggio di Lucius Etruscus che stiamo per recensire, o può fondersi con la sapienza d'artisti, come Farmer o Masterson, in grado di partorire opere divaricatrici di rosse acque.
Buoni miei cari cristiani. State boni! Porgete la vostra guancia, glabra o irsuta, a codesti autori. Perdonate le lor geniali menti creative. Hanno pur avuto magnifici maestri! Cosa dir infatti di quei primordiali PR manager che come antichi Goebbels privarono il cristianesimo dei suoi elementi semiti, infuriando San Pietro e Giacomo il Giusto? O di voi stessi miei cari figlioli! Di voi che continuate a pensare che Adamo ed Eva ebbero solo due figli? La cosa più divertente è professarsi non credente e giustificar il proprio pensiero con le stesse parole del Cristo, per poi sentir controbattere le idee del vostro profeta senza che vengan riconosciute! Perdonate quindi figlioli questi scrittori incoscienti. Ma soprattutto, figli miei, perdonate voi stessi, che non siete cazzo di leggere un unico libro!!!
Il sogno di un Gesù fricchettone è più antico del musical Jesus Christ Superstar o dell'horror b-movie Jesus Christ Vampire Hunter. Da 120 anni voci sospirate, come il gemito di donne virtuose, o roboanti, come isteriche meretrici, si sono diffuse in tutto il mondo portando con sé la convinzione di un legame tra Gesù e l'India. Alcune sostenendo la certa influenza del pensiero evangelico sulla cultura indiana, altre l'infanzia spensierata di Gesù tra fachiri e mucche sacre.
Da 120 anni. Perché da 120 anni? Semplice! Nel 1894 uno pseudo-giornalista russo pubblicò un libro con una racconto da non credere su Gesù e l'India. Una trama che non può quindi mancare nella collana "Storie da non credere" in cui sono analizzate storie legate più alla fiction che non alla realtà.
In Notovitch e la vita segreta di Gesù Lucius Etruscus, un po' criminologo, psicanalista e detective, percorre per filo e per segno la trama posticcia di Notovich. Pare quasi Penelope per la finezza del lavoro di dipanatura e ritessitura attuato. Per quanto, infatti, risulti semplice bollar di falsità l'opera del russo, non così facile appare scoprire le connessioni di questa truffa con altre opere da cui Notovich spilucca come scroccone piccione. Ma tal lavoro di fino è pane quotidiano dell'Etruscus, basta legger alcuni dei suoi post (dimenticavo di dire che è vice-curatore di ThrillerMagazine e redattore di SherlockMagazine), o le sue opere con protagonista l’investigatore bibliofilo Marlowe (non quel Marlowe).
Un'opera che non può mancare nell'archivio di un appassionato di storia, storia delle religioni, esoterismo, esplorazioni, viaggi, oriente...
Un'opera che non può mancare nell'archivio di un appassionato di storia, storia delle religioni, esoterismo, esplorazioni, viaggi, oriente...
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