Il Belbo si trasforma in un demone conquistatore. Le sue acque inondano la valle, trascinando ogni cosa in una tragica giostra di distruzione.
Rita contempla l'isolamento fluviale della sua villa solitaria come la materializzazione del suo fidanzamento. Il pensiero di Andrea, il suo ragazzo, rende ancora più claustrofobica la sua solitudine. Decide di muoversi, uscire, allontanarsi dall'attesa della distruzione imminente.
Ma le strade, per raggiunger il paese più vicino, sono la maratona del Belbo. Rita si trova ben presto in ammollo, la lotta per l'aria, la lotta per la sopravvivenza e la sua forza che cede. Ma gli angeli custodi esistono e le loro energiche mani salvano la dolce ragazza indifesa. Peccato che sono due mani palmate e squamose come quelle di un coccodrillo, di una tartaruga azzannatrice... Le due mani sono quelle di Gill Man!!!
Da qui in poi Lisa vivrà un percorso d'iniziazione che la porterà verso l'estasi. L'estasi nella completa perdita di controllo. Perdita che non è follia, poiché il controllo abbandonato è solo il residuo di una zavorra imposta, un ammasso di indumenti che trascina inesorabilmente nelle profondità della corrente. Le acque da cui emerge sono un personale Mar Rosso di inibizioni ataviche. Un esodo che porta finalmente ad un sospiro liberatorio.
Davide Mana, in "Dalle colline con la piena", riporta in vita Gill Man creando un dono magnifico per tutti gli appassionati di questa umida creatura entrata nella cultura e nell'arte popolare. Ma Davide Mana lo fa alla sua maniera, ironica e pungente come un V2.
L'influenza di Creature from the Black Lagoon e Matango viene incanalata in un'opera spiazzante e disturbante. Un'innondazione capace di lasciar l'uomo a contemplare la sua nudità unicamente rivestita dal vello ipocrita.
"Dalle colline con la piena" spiazza perché la presensa del sesso, già di per sé irritante per alcuni, coinvolge una donna e l'Impossibile. Di questo l'autore parla nel post Sesso col Mostro?
La letteratura è colma di amori tra uomo e donne medusee, vampire, aliene, sexyzombie... L'uomo hasempre narrato di questo ossessivo dualismo tra sesso e immaginario folle. Il suo machismo schizofrenico si scontra però sullo speculare rapporto tra donna ed erotico fantastico. La donna, tra le braccia del mostro, risulta una visione che stravolge eccessivamente l'equilibrio esistente.
Sapete cosa mi viene in mente? Mi
viene in mente il disagio e il disgusto che nutrivano i bifolchi bianchi
quando immaginavano le loro dame tra le braccia dei neri. Nonostante
loro arassero le calde membra di ebano, erano ossessionati da visioni di
pallidi seni tra spire carbonee. La visione del nero maniaco erotomane
è ben nota a noi italici. Basta pensare ai manifesti del fascio. O a
come, essendo anche noi di certo non proprio ariani, venivamo visti
dagli americani. Daghi fatti di istinto selvaggio e bruto.
Istinto!!!
E se fosse proprio questa la base del disagio? Se lupi mannari,
Gill Man, afroamericani, daghi ecc non fossero altro che vasi canopi in
cui sepolcrale i nostri istinti più repressi? Quegli stessi istinti
che, come feromoni impazziti, richiamano dolci fanciulle che decidon di
vivere liberamente la loro sessualità? Se loro non fossero altro che
proiezioni di noi stessi? o meglio, proiezione di ciò che noi non accettiamo di noi stessi? Se fosse questo a irritare?
Ma la verità, probabilmente, è un'altra. Forse bisogna scavare più a fondo. Bisogna sporcarsi le mani di terra per scoprire qualcosa che è già in superfice. Scavare per trovare le radici di ciò che brilla alla luce del giorno. Di ogni giorno.
Ciò che spaventa è il libero arbitrio. Questo dono sublime, che pietrifica perfino le mani di Dio rendendolo passivo guardone, è il terrore dell'uomo. La donna, che si erge a padrona del proprio istinto e soprattutto del proprio destino, diviene il vero mostro da esorcizzare o, come ultimo atto, abbattere.
La verità è bella ed esposta. E la falsa psicanalizzazione del problema serve solo da foglia di fico di chi, dopo tanti affanni, si scopre primitivo e senza il frigio berretto tanto agognato. Berretto che non si addice alla sua rozza paura. La paura riguardo la duttilità della catena che cinge, come giogo abbellito e moderno, la donna. La paura è sempre quella. La consapevolezza di non essere più il padrone della collina. La consapevolezza che ormai la collina non c'é più. Qualsiasi differenziazione, in questo contesto, diviene forza e potenza. Perfino il puerile desiderio di giacere con l'impossibile si trasforma in qualcosa da negare. Una sorta di scettro di cartapesta per autoconvincersi che nel buio della nostra testa il gioco può ancora continuare. Ma se il buio non è solo in una testa il discorso cambia. Le menti buie si trasformano negli anni bui, per poi divenir secoli.
La verità è bella ed esposta. E la falsa psicanalizzazione del problema serve solo da foglia di fico di chi, dopo tanti affanni, si scopre primitivo e senza il frigio berretto tanto agognato. Berretto che non si addice alla sua rozza paura. La paura riguardo la duttilità della catena che cinge, come giogo abbellito e moderno, la donna. La paura è sempre quella. La consapevolezza di non essere più il padrone della collina. La consapevolezza che ormai la collina non c'é più. Qualsiasi differenziazione, in questo contesto, diviene forza e potenza. Perfino il puerile desiderio di giacere con l'impossibile si trasforma in qualcosa da negare. Una sorta di scettro di cartapesta per autoconvincersi che nel buio della nostra testa il gioco può ancora continuare. Ma se il buio non è solo in una testa il discorso cambia. Le menti buie si trasformano negli anni bui, per poi divenir secoli.
Perché
solo una società medioevale può continuare nella scenografica
schizofrenia delle pubbliche virtù e dei vizzi privati. Della
razionalità egualitaria splendente e l'irrazionalità fobica celata.
Segnaliamo la possibilità di prenotare la terza avventura di Aculeo & Amunet che sara disponibile dal 22 settembre
Sinossi
The first collection of stories about Aculeo & Amunet
features five new adventures of the renegade centurion and the Aegyptian
sorceress.
Before 'Bride of the Swamp God' ...
. 'The Mirror of Amunet' catches our heroine at an early age, trying to deal with a sticky problem.
. 'The Witch with Green Eyes' gets Aculeo entangled in the mysteries of Palmyrene sorcery... and a much more mundane revenge.
Before 'Lair of the White Ape' ...
. 'The Hand of Isfet' picks up the trail of Aculeo & Amunet a few days after their first meeting, the Empire and the Cult of Isfet hot on their heels.
And further on ...
. 'Severed-Heads Valley' turns a simple matter of a cuckold husband looking for his lost wife into a fight for life and death.
. 'The Crypts of Eskishaar' brings back an old enemy... and a few new ones.
The stories of Aculeo & Amunet are old fashioned sword & sorcery in the tradition of Robert E. Howard, but with a modern twist.
Before 'Bride of the Swamp God' ...
. 'The Mirror of Amunet' catches our heroine at an early age, trying to deal with a sticky problem.
. 'The Witch with Green Eyes' gets Aculeo entangled in the mysteries of Palmyrene sorcery... and a much more mundane revenge.
Before 'Lair of the White Ape' ...
. 'The Hand of Isfet' picks up the trail of Aculeo & Amunet a few days after their first meeting, the Empire and the Cult of Isfet hot on their heels.
And further on ...
. 'Severed-Heads Valley' turns a simple matter of a cuckold husband looking for his lost wife into a fight for life and death.
. 'The Crypts of Eskishaar' brings back an old enemy... and a few new ones.
The stories of Aculeo & Amunet are old fashioned sword & sorcery in the tradition of Robert E. Howard, but with a modern twist.
Davide Mana ha organizzato il "The Hand of Isfet" launch party che inizierà lunedì 22 alle 00:00
In questo post alcune informazioni. PARTECIPATE!!!
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