martedì 23 settembre 2014

Carlton Mellick III - La Vagina Infestata




    Svegliarsi nel cuore della notte, a causa di rumori strani e non classificabili, è l'intro storico di molti film e romanzi horror. Basta pensare a "L'Esorcista" o "I ratti nei muri". Ma quando i suoni infernali giungono dalle interiora della propria ragazza il discorso è diverso. L'origine uterina risulta ancor più traumatica.


Frida Kahlo "My Birth"
 Steve, innamorato perso di Stacy, rimane sconvolto dal demoniaco madrigale ginecologico.  Dopo un primo tentennamento decide di sorvolare su questa quisquìlia. La vita di coppia è fatta proprio di compromessi e bisogna veder la globalità del rapporto e non i futili dettagli così castranti... 
 Il suo pene diventa un'appendice del Dante in avanscoperta nel regno degli inferi ma senza la compagnia protettiva del caro Virgilio... Questa solitudine inquieta induce il nostro piccolo esploratore a desistere da ulteriori tentativi.
 La fuoriuscita di una zombie, da quell'organo isterico, dovrebbe porre bruscamente termine a qualsiasi forma di approccio sessuale. Ma se gli istinti più torbidi naufragano in quel brodo da incubo, brame superiori, che accomunano tutti quegli uomini responsabili del salto scientifico, inducono il temerario Lupetto a porre termine a quel mistero insondabile senza subordinare ad altro organo le pene di un ingresso così angusto. Decide quindi, spronato dalla sua bella, di guardar direttamente l'affollamento ginecologico. Il povero Steve appare come un microscopico calcolo stravolto dagli umori femminili. Questo vale sia per il mondo reale sia per quel mondo oscuro e sconosciuto.  Umori a cui si sottomette ciecamente nonostante il suo desiderio sia sempre quello di fuggire da questo incubo assurdo.
 La mappatura di quel mondo interiore diviene motivo di un viaggio allucinante.

 Merrick III, in  "La Vagina Infestata",  dà  origine proprio ad una rivisitazione infernale e genitale del viaggio di Asimov. L'organo sessuale femminile diviene il nuovo mondo da esplorare, pieno di insidie e popolazioni sconosciute. Quel mondo, fatto di gioie/pericoli sentimentali e di coltura parassitaria, diviene un crogiolo delirante.
  La sua dissertazione anatomica della vagina risulta grottesca e comica. Se assistere ad un parto può far svenire, questo percorso a ritroso, mediante tonnellate di lubrificante, può indurre ascesa testicolare.
 "La Vagina Infestata" è un fantasy endometriale iperaffollato.  Uno Sword and Vagina, un Uterine Romance in cui Mellick III gioca sull'amore/odio che alcuni uomini provano per quest'organo. Splendido imbuto da stantuffare ma umido escretore di nani merdaioli.




Sountrack Ideale: The Cramps - Smell of Female




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