giovedì 12 giugno 2014

Marco Siena - Il Nodo della Strega




    Il funerale di un amico con cui si è cresciuti lascia sempre una vena di malinconia indipendentemente dal legame sincero con l'estinto. La consapevolezza della fugacità della vita anche se giovani, il ricordo dei tempi passati ma anche il confronto tra la realizzazione sociale ed economica degli ex amici e la propria insicurezza. In questa sensazione di vuoto la richiesta di un estraneo "Posso farti tornare indietro nel tempo ma dovrai farmi un favore" può non risultare così folle. Forse è la manna piovuta dal cielo.
  Lorenzo ha un motivo importante per accettare questa folle richiesta. Può evitare che sua sorella scompaia facendo sprofondare lui e i suoi genitori in un vortice da cui non ritorneranno mai più.
Il desiderio è anche quello di regolare i conti con amici che poi amici in realtà non erano e dare maggior interesse a chi negli anni ha dimostrato, nel bene e nel male, di esserci sempre.
Ma la vita è un ingranaggio finissimo e un solo granello di sabbia, un'unica variazione anche se minima può dar origine a conseguenze tragiche.
  Un inizio quasi fantasy, una corsa adrenalinica da thriller e quindi...

  La lettura di "Il Nodo Della Strega" è caratterizzata da un ritmo incalzante ed è inframmezzata da periodi, più o meno prolungati, in cui essa avviene in un'apnea al limite della cianosi o con quel nodo alla gola che neanche litri di acqua riescono a far sparire. Grazie a Dio i capitoli sono brevi e ciò impedisce danni cerebrali da ipossia.
Chi ha Dato a Lorenzo questa seconda chance? Un angelo? Il diavolo? O è solo un'illusione di Morfeo?
Chiunque sia il vero patto col diavolo lo facciamo noi leggendo questo romanzo di Marco Siena. Ritornare a quando eravamo liberi e fottuti di testa ci fa nasce un languore profondo, anche perché ora siamo meno liberi ma più fottuti... e non solo in testa.
Le sale prove con le confezioni di uova alle pareti. Il puzzo di chiuso, umido, alcool, tabacco, canne, sudore, fili elettrici surriscaldati e in certi casi puzza di vomito. Magari non c'era il cesso perché la sala era un lurido scantinato condominiale sub-affittato a più gruppi e si pisciava nelle bottiglie appena scolate e svuotate. Come ho detto si era liberi e quindi anche un po barbari basta guardare l'immagine in basso. E' bello leggere ancora della rivista Splatter, insieme a Mostri (Nosferatu era introvabile) aveva un posto d'onore nella mia libreria e grazie a lei ho conosciuto gruppi come i Current 93, i Coil e gli Einstürzende Neubauten che mi fanno ancora compagnia.
  Marco Siena scrivendo questo romanzo appare come il Louis Cyphre di Angel Heart. Volete stringere un patto con lui? Volete ricordare ciò che forse è stato un bene dimenticare? Se siete sopravvissuti agli anni '90 non vuol dire che sopravvivrete anche al loro ricordo! 





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