domenica 15 giugno 2014

ARTE MALATA: VINCENT CASTIGLIA





    Il vampiro nel Romanticismo veniva visto non più come la belva immonda, dagli effluvi pestilenziali, assetata freddamente di sangue umano. Egli era un essere sofferente per la sua condizione di non-morto. Tale figura è stata rispolverata per il sollazzo di giovani prepubere in cerca di un defloriante adeguato per il loro prezioso scrigno...
  Il vampiro romantico o contemporaneo è comunque sempre un essere che si ciba di sangue per digerirlo ed espellerlo da un ano che sempre mefitico resta anche se il resto del corpo è quello di un fusto palestrato o di un hipster affetto da atrofia muscolare.
  Vincent Castiglia, artista nato a New York nel 1982, è l'unico essere che io definirei un Vampiro Romantico. Nelle sue opere monocromatiche è come se il sangue rubato ai comuni mortali fosse stato utilizzato per la creazione di immagini che trasudano l'evoluzione della vita metabolizzata dalla sua mente visionaria e rimodellata al fine di permetterci una contemplazione di quella stessa vita per poterci avvicinare alla sua essenza.



















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