lunedì 2 giugno 2014

Margaret St. Clair - I danzatori di Noyo



    Sono passati quasi cinquant'anni dalla nascita del movimento hippie ma tutt'oggi sopravvivono gruppi di individui che cercano di rivivere quegli anni. Il profumo di incenso da loro emanano, che può far tranquillamente concorrenza allo smog generato su un'autostrada riarsa dal sole d'agosto, e i loro variopinti abiti accessoriati con chincaglierie sonanti di fattura orientale non son altro che avvisaglie di tempesta imminente. E' come se degli hippie degli anni sessanta fossero stati vomitati nel XXI secolo attraverso una macchina del teletrasporto. Ma questa macchina, come nell'Esperimento del dottor K, non è del tutto sterile. No, non vi è una mosca o un coniglio, ma gli intrusi sono la frustrazione, l'egocentrismo e l'individualismo ipertrofici tipici della generazione del nuovo secolo. Questi sentimenti trasformano la ricerca della verità personale, elemento fondamentale del' ''viaggio'' tanto esaltato in quegli anni, in una certezza assoluta e oggettiva. Questi figli dei fiori talebani, queste guardie rosse dell'era pre-acquario si aggirano come pesci pulitori pronti a sbranare verbalmente chiunque si distacchi dal loro dogma con discorsi che sembrano usciti da un personaggio di Ecce Bombo strafatto di crack.


  Se anche a voi è capitato di essere braccati da degli Hare Krishna ibridati con Wanna Marchi di certo proverete solidarietà per Sam. Sam chi? Sam Mac Gregor il protagonista del romanzo "I danzatori di Noyo" di M. St. Clair.
  La St. Clair descrive una California post-apocalittica in cui la popolazione è stata falcidiata da un'epidemia di osteo-liquoma, un cancro capace di liquefare le ossa. I superstiti hanno dato origine a tribù rette da una gerontocrazia a dir poco assoluta. Al vertice della piramide del potere ci sono i Danzatori, poi i Mandarini ed infine i giovani. I Danzatori, androidi immortali clonati dal campione istologico dell'unico essere umano in cui la patogenesi dell'osteo-liquoma si è arrestata, possono essere considerati come i guardiani della tradizione. Grazie ai Vendicatori, ovvero vecchi attivisti armati di archi e clave, i Danzatori riescono a controllare lo spirito ribelle delle nuove generazioni costringendoli a danzare. La danza è considerato un percorso fondamentale per raggiungere l'illuminazione spirituale.
  I Mandarini non sono altro che vecchi hippie. Se gli hippie degli anni sessanta adottarono la posizione del giovane Holden di J.D. Salinger: “Non fidarti di nessuno che abbia compiuto i trent’anni”, i Mandarini assumono una nuova posizione: “Non fidarti di nessuno che abbia meno di vent’anni”. Loro hanno il terrore dei giovani, e per acquietare le loro paranoie ogni mezzo è lecito. Fanatici dell'ecologia hanno imposto un rigido controllo delle nascite. Ciò favorisce un'interazione migliore con le risorse disponibili ma contemporaneamente aumenta il potere degli anziani che risultano più numerosi dei loro antagonisti.
  I giovani si sentono sempre più soffocare da questi riti tribali. Yoga, buddismo, Visione del Sacro Graal non fanno che creare un cappio che continua a stringersi sui loro esili colli. Tutti i giovani attendono con ansia un eroe che dia origine ad una aperta ribellione e che sia in grado di renderli finalmente liberi.
  Quell'eroe è proprio Sam Mac Gregor che accetterà di compiere il Viaggio del Graal rifiutando l'obbligo di danzare. Il fine è quello di trovare un alleato per iniziare la lotta contro i Danzatori.
Post-apocalisse e viaggio. Eterno binomio. Il viaggio intrapreso da Sam è ricco di visioni e atmosfere che sfrecciano dalla comicità più esilarante all'oscura penombra dei romanzi gotici più claustrofobici o alle baite isolate in cui un serial killer glorifica le sue azioni. Il pericolo costringerà il nostro eroe a rapide fughe e a far ricorso a formule magiche a volte talmente assurde che fanno venir in mente il film “Il medico e lo stregone”. Per quanto riguarda la presenza dei cosi detti “tipi strani apocalittici” il romanzo ne abbonda in maniera tale che ne resterete pienamente soddisfatti. Ma a farla da padroni ci saranno le creature derivanti da una tecnologia paranoica partorita dalla mente annebbiata di uno scienziato drogato. Troveremo i Cacciatori che si muovono come vermi alla ricerca di prede da stritolare, assassini costretti ad assumere una particolare sostanza inibente detta coscienza chimica (paragonabile alla castrazione chimica usata per gli stupratori), evoluzioni di operai-robot alla ricerca di calcio organico da divorare, spettri semiparassiti, ecc.
  In un paio di momenti la lettura può risultare pesante, soprattutto per il continuo alternarsi di prigionia ed evasione, ma immediatamente subentrano episodi in grado di risvegliare l'interesse del lettore. Questo romanzo, che unisce elementi di fantascienza ad argomenti fantasy, è l'ultima opera della spesso, purtroppo, incompresa St. Clair e credo sinceramente che una lettura la meriti. 


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