martedì 3 giugno 2014

Bad Herbie Part.1: Alessandro Girola – Imperial


 

    Chi non ricorda Herbie il maggiolino tutto matto? Questo film della Disney (che ha dato origine a tre sequel, una serie Tv e un film per la Tv) ha riempito di gioia le serate di molti bambini con le imprese di questo maggiolino ''animato''. Ma si sa l'adolescenza è una lente ubriaca capace di distorcere ogni cosa e di produrre una copia aberrante delle gioie infantili...
  Christine la macchina infernale, Duel, La macchina nera, Brivido etc hanno appagato i bisogni malati di noi adolescenti. Il nostro desiderio di possedere una macchina era bilanciato dal desiderio di una macchina posseduta.
  Diciamolo francamente, l'uomo ha sempre avuto problemi nelle sue interazioni, che sia il cibo o il sesso, ha sempre dimostrato di non esser mai in grado di rapportarsi in maniera puramente equilibrata ad un qualcosa. Il rapporto instaurato è sempre stato uno specchio, un riflesso o un surrogato. Se ciò si verifica con il cibo o il sesso figuriamoci con le automobili con cui l'uomo è in rapporto da poco più di due secoli.
  Numerosi libri hanno analizzato l'interazione tra uomo e macchina. Meglio cominciare con un po' di autarchia. Il termine autarchia fa venire in mente lana prodotta dal latte, alcool utilizzato per far funzionare i motori, caffè di cicoria, etc. Ma autarchia e anche il legame con la terra e il proprio popolo. Autarchia vuol dire leggere i propri generi preferiti ambientati in Italia con personaggi italiani. Autarchia è orgoglio e interesse per la narrativa di genere italiana ma senza i paraocchi e senza esterofilia o esterofobia. Alternare fa bene. A volte la lana di latte scalda più del cachemire.
  Iniziamo quindi con Imperial, libro del prolifico Alessandro Girola che incontreremo presto in altri post. Dopo una nottata di lavoro è essenziale trovare uno sfogo, un diversivo giusto per ricordarsi di essere vivo e non un lurido automa. Specialmente se da tre settimane tua moglie ti ha mandato via da casa per continuare più tranquillamente la sua storia clandestina. Venditti cantava della necessità di un amico per poter dimenticare il male... a volte per dimenticare una troia basta un'altra troia ma di quelle a pagamento che son sempre più sincere di quelle a gratis! Ma Jacopo che lavora come addetto all'assistenza telefonica per la TopFruit una troia può solo spiarla ed ecco perché quando gli si presenta l'occasione di una nottata di sano voyeurismo non si tira indietro. Ma ciò che vedrà quella notte cambierà la sua vita. Poiché da quella fantastica Chrysler Imperial del 1992 non usciranno gemiti di piacere ma solo tentacoli sottili che stringeranno come funi indemoniate quel
sinuoso corpo d'ebano.


  Da quella notte inizierà una caccia in cui il confine tra preda e belva risulterà sempre più labile. Perché anche la caccia può essere un modo di sentirsi nuovamente vivo.
  Questo romanzo breve di Alessandro Girola si legge con piacere e tutto d'un fiato, due giornate possono essere ben allietate dalla sua scorrevolezza. Macchina posseduta, qualcuno potrebbe dire eccone un'altra, ma leggete il romanzo e vedrete che con maestria e originalità l'autore ci accompagna in una splendida variante sul tema. 



                                                                                        
                                                                                    

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