domenica 8 giugno 2014

Caleb Battiago - Mictlan Doppio Inferno





Tenochtitlán 1520
 Caleb Battiago descrive uno degli eventi più sanguinari della Caduta di Tenochtitlán, La Noche Triste. Il 1 luglio 1520 Cortés, assediato dagli Aztechi e senza l'appoggio di Montezuma ormai decaduto, decide di fuggire da Tenochtitlán e di trafugare l'oro azteco servendosi di un ponte mobile. La cupidigia degli Spagnoli desterà l'attenzione dei guerrieri Aztechi e la vendetta per il massacro del Templo Mayor.
La battaglia tuona come i versetti profetici della Bibbia e la descrizioni dei corpi ormai scempiati risuona come i sermoni apocalittici eruttati dal pulpito di un evangelico folle. Sembra di osservare l'opera di un Hieronymus Bosch antropofago in cui deità azteche navigano con strumenti di morte su di un delirio anatomico.



Mexico City 2277
La droga sintetica Cloud 7 ha risvegliato nell'uomo quegli istinti antropofagi mai realmente assopiti. In un territorio ormai ridotto ad un deserto popolato da zombie tre soldatesse, appartenenti ad un gruppo femminile d'élite dell'ex esercito della Repubblica Mesoamericana, devono ricongiungersi con le proprie compagne attraversando un paesaggio ormai corrotto.
La scrittura diviene più sincopata. Ogni descrizione viene trasmessa come una folle scheggia. Queste nuove Amazzoni, Vestali dello sterminio, sono in continua simbiosi sensuale con le loro armi. Gamma C-Mag 300. IWI Tavor-Blade4. M4A5Tek.
La solidarietà e la fiducia con gli altri superstiti sono sentimenti ancora possibili ma dovranno competere con quella connessione impalpabile che rende un sol corpo l'orda di locuste. Gli scontri vengono descritti come dipinti futuristi, trasformando in cunei, raggi e spirali la materia organica che si fonde con il fuoco delle armi.


 


                                                             Chris Smith "La Noche Triste"

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